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Quis dubitare, mi Lucili, potest quin deorum inmortalium – Seneca
11 Settembre 2013![Libri-di-testo](https://www.atuttascuola.it/wp-content/uploads/2019/05/Libri-di-testo.jpg)
Tendit ad vos virgo Vestalis manus supplices – Cicerone
11 Settembre 2013Nella seconda metà del IV secolo a.C. fu il regno di Macedonia a prendere il sopravvento sul mondo greco grazie all’azione del re Filippo II. Filippo II era il figlio minore di Aminta III e della regina Euridice. La morte violenta del fratello Perdicca gli diede però l’occasione per conquistare il trono nel 359 a.C. Nei primi anni di regno Filippo consolidò i confini dello stato macedone e sposò una principessa dell’Epiro, Olimpiade, da cui avrà il figlio Alessandro. Estesi i suoi confini sull’Ellesponto e sulla Tracia, Filippo minacciò gli interessi commerciali di Atene. Filippo cominciò a intromettersi nelle questioni delle città greche. Nel 348 a.C. Olinto, città greca che aveva rifiutato di cedere a Filippo, fu annientata. Ad Atene il grande oratore Demostene, con le sue Filippiche, invitò i Greci a riunirsi in una lega contro la Macedonia.
Traduzione del seguente brano in greco classico: Φιλίππος, ὀ βασιλεῦς, πράξιν ἔχον ἐκ τῆς τῶν Μελιταιῶν πόλεως
Il re Filippo, mentre conduceva un’azione di guerra contro la città di Melitea, sbagliò in due modalità; infatti andò lì pur avendo le scale più corte di quanto fosse necessario, e inoltre perse l’occasione giusta. Infatti, sebbene avesse pianificato che sarebbe giunto intorno a mezzanotte, quando tutti stavano già dormendo, una volta che si mosse da Larissa prima del momento opportuno e giunse presso la regione di Melitea, non potè né aspettare né fuggire ritornando ancora indietro. Perciò, essendo costretto ad avanzare, giunse davanti alla città quando gli abitanti erano svegli. Per questo motivo non poté né fare un assalto con le scale a causa della mancata lunghezza, né entrare attraverso la porta poiché gli abitanti non potevano aiutarlo al momento opportuno.