“Monuments men” di Robert M. Edsel – di Silvia D’Addessa
12 Settembre 2014“Se chiudo gli occhi non sono più qui” un film di Vittorio Moroni
12 Settembre 2014Traccia
Capita sempre più spesso di sentire di parlare di bullismo per biasimare certi atteggiamenti che i ragazzi più rissosi rilevano nei confronti dei loro compagni di classe. Prova a spiegare le caratteristiche del fenomeno.
Svolgimento
Una persona è oggetto di bullismo, ovvero è prevaricata o vittimizzata, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più persone .
Partendo da questa definizione capiamo che molti sono gli atti che rientrano in questa categoria. Anzitutto quelli che non implicano un danno fisico, come mettere in giro falsità su una persona, offenderla, ignorarla, insultarla, prenderla in giro, minacciarla. Poi, dalle parole, si passa spesso anche ai fatti, con danni o distruzioni delle cose di una persona, furti, spinte, pugni, o peggio. Questo è il bullismo.
Molto spesso risulta che anche quando gli episodi vengono denunciati non sempre si verifica la fine delle prepotenze, che possono essere di tipo verbale, sono più numerose di quelle di tipo fisico, ma non per questo sono da sottovalutare, poiché spesso esse causano traumi psicologici gravissimi. Si pensi per esempio al bullismo femminile. Quando le ragazze “dominanti” in un gruppo decidono di escluderne qualcuna non la sfiorano fisicamente e non le parlano. La vittima capisce che parlano di lei, ma loro fanno finta di niente, poi si inventano barzellette e canzoni su di lei. Forse questo tipo di bullismo è peggiore di quello maschile, perché certe pressioni psicologiche possono solo essere subite, mentre le azioni fisiche del bullismo maschile possono essere denunciate con maggiore facilità. La cosa migliore da fare per combattere il bullismo è quello di riconoscerne subito la gravità, prima che un problema facilmente risolvibile diventi drammatico. Certe volte, infatti, per i ragazzi le sfide più grandi da affrontare giornalmente non sono i compiti o le interrogazioni, ma l’inserimento, o meno, nel gruppo dei coetanei e il nodo delle relazioni interpersonali. Un altro tipo di bullismo, il più diffuso, è il cyberbullismo. Il cyberbullismo, cioè quello fatto tramite i social network è il peggiore, perché non viene effettuato faccia a faccia ma attraverso uno schermo e quindi ancor di più si riesce a parlare senza veli, soprattutto perché si può anche non rivelare la propria identità. Quindi il bullismo va trattato con cautela e non bisogna sottovalutarlo, poiché nella gran parte dei casi la vittima può anche auto lesionarsi o peggio uccidersi.
3^F Silvia D’Addessa