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filosofia e storia, materie che -come diceva- hanno viscere”. Nel 1837, su richiesta del governo inglese, scrisse sulla politica inglese in India e sui sistemi di irrigazione applicabili all’Irlanda. Ma purtroppo la sua attività di pubblicista lo portò ben presto a scontrarsi con i primi problemi con il governo austriaco di Milano: nonostante avesse cercato di mantenere viva nei cittadini la coscienza dei loro diritti senza invischiarsi in sette e congiure, si trovò in breve ad essere bersaglio della diffidenza dell’Austria a causa della sua idea di conquista graduale di riforme politiche e civili volte a restituire l’indipendenza al Lombardo-Veneto. Nel 1839 fondò quello che sarebbe diventato il migliore periodico culturale del tempo, “Il Politecnico“, che redasse praticamente da solo fino al 1844. Morì il 6 febbraio 1869 a Castagnola, una cittadina nei pressi di Lugano.