GUIDA ALL’ESAME ECDL
27 Gennaio 2019Aldo Serbelli Odisio
27 Gennaio 2019Joseph Conrad
Autore:
Teodor Józef Konrad Korzeniowski nacque a Berdicev [Ucraina] nel 1857. La sua famiglia apparteneva alla nobiltà terriera della Polonia, a quel tempo sotto il dominio russo. Il padre, patriota e uomo di lettere, morì nel 1867, dopo molti anni di esilio poli tico. La madre era morta nel 1865. Teodor fu affidato alla tutela di uno zio, fece gli studi secondari a Cracovia. A 17 anni partì per Marsille, dove si imbarcò come semplice marinaio. Servì nella marina mercantile francese. Dal 1878 fu in quella britannica, in cui raggiunse il grado di capitano di lungo corso. Nel 1886 di venne cittadino inglese. Per vent’anni viaggiò per quasi tutti i mari, e soprattutto nell’arcipelago malese. Fu l’incoraggiamento di alcuni scrittori (Galsworthy, Wells, Ford M. Ford, Garnett) e il successo del primo romanzo a fargli lasciare la marina e a farlo dedicare interamente all’attività letteraria, per la quale usò lo pseudonimo con cui è conosciuto, di Joseph Conrad. Morì a Bishopsbourne [Kent] il 3 agosto 1924.
Riassunto:
A Strasburgo, nel 1800, mentre Napoleone è Console, il tenente Gabriel Féraud ferisce gravemente in duello il nipote del sindaco e il gen. Treillard incarica il tenente Armand d’Hubert di notificare al collega gli arresti domiciliari. D’Hubert compie il suo dovere mentre Féraud si trova nel salotto di Madame de Lionne; ne provoca l’ira e una sfida a duello. Vincitore, Armand si trova invischiato in un codice d’onore che lo vuole o assassino o cadavere. Anche perché legato ad Adèle, D’Hubert vorrebbe chiudere la partita; ma, come gli dice un amico, l’unica via d’uscita sarebbe di ottenere una promozione essendo i duelli proibiti tra ufficiali di diverso grado. Stranamente i due, trascinati dalle campagne napoleoniche, si trovano nel 1801 ad Augsburg, nel 1806 a Lubecca, nel 1812 in Russia, nel 1814 a Tours e nel 1816 a Parigi, di pari passo capitani, colonnelli, generali. Dopo la Restaurazione, essendosi sposato con Laura, Armand D’Hubert si trova in grado di intervenire a favore dell’avversario – bonapartista anche durante i Cento Giorni – e impedirne segretamente l’esecuzione capitale. Féraud lo raggiunge e lo sfida nuovamente. Questa volta Armand lo riduce alla propria mercè e, condannandolo a vivere, rompe finalmente la catena che lo legava ad uno stupido codice di malinteso onore.
Personaggi:
Due sono i personaggi principali della vicenda, D’Hubert e Feraud, anche se si è maggiormente focalizzati sul primo dei due.
D’Hubert è un personaggio molto riflessivo, ma allo stesso tempo altrettanto deciso e sicuro delle proprie azioni, rassicurato anche dalla sua posizione d’ufficiale; rigido, orgoglioso, di temperamento forte, abile stratega, ma allo stesso tempo posato ed elegante: D’Hubert è completo in ogni sua sfaccettatura, mai portato all’eccesso. Sacro per lui è il valore della famiglia; si sente quasi un traditore della moglie quando accetta di partecipare all’ultimo decisivo duello col suo nemico di sempre.
Contrapposto dal punto di vista psicologico, comportamentale e dei valori è Feraud, vigoroso, istintivo e aggressivo, amante della lotta e del furore, strenuo seguace di un codice ormai surclassato. Si sente colpito nell’orgoglio quando D’Hubert gli comunica nel salotto di Madame de Lionne gli arresti domiciliari; e a partire da questo episodio scatena la lunga e quasi interminabile sequenza di scontri.
Spazio:
La vicenda Ha luogo in molte città dell’epoca napoleonica. All’inizio ci si trova a Strasburgo per passare poi attraverso Augsburg, Lubecca, Tours, Parigi, ecc.
Tempo:
Come Abbiamo detto la vicenda si svolge nel periodo napoleonico, un epoca in cui i duelli tra ufficiali erano proibiti ma nonostante questo erano il sistema più utilizzato per regolare i conti in sospeso. Il tutto si risolve nel giro di quindici anni.
Stile:
L’autore usa uno stile veloce e coinvolgente ma descrive i momenti più concitanti con adeguata calma e chiarezza.
Narratore:
Il narratore è esterno alla vicenda e ne sa quanto i personaggi, non fa delle considerazioni proprie sulle vicende, ma si limita a raccontarle facendo anche una presentazione dei nuovi personaggi raccontandone la storia
Commento:
Il libro è coinvolgente corto e veloce da leggere.
Relazione eseguita da
Raimondi Davide