Uscita didattica alla Casa Del Giovane
27 Gennaio 2019Cattedrali
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia
“Ti senti “compreso”dagli adulti? In caso di risposta negativa, che cosa sfugge ad un’adeguata comprensione?”
Svolgimento
Personalmente non mi sento affatto compresa dagli adulti, parlando di quelli che mi circondano quotidianamente. Prendendo come esempio i miei genitori, ogni giorno mi accorgo anche dalle piccolezze, di quanto loro non mi capiscano. Per loro ogni cosa che faccio io è sbagliata, anche se si tratta di una stupidata, ne fanno una tragedia.
Questo secondo me succede perché loro sono cresciuti in tempi diversi, in situazioni diverse, in modi diversi, e purtroppo non si vogliono fare una ragione del fatto che è cambiato tutto da quando loro avevano la mia età.
Per loro la cosa più importante in assoluto è la scuola, dove bisogna andare eccellentemente, e non è il mio caso dato che riesco a raggiungere a malapena la sufficienza in tutte le materia. Io invece la vedo in maniera molto diversa, la scuola non è tutto nella vita, secondo me può capitare di sbagliare qualcosa, di pendere un brutto voto, basta che poi si riesca a recuperarlo. Mentre per loro non è così, secondo il loro punto di vista ad un brutto voto corrisponde una punizione, che poi alla fine secondo me queste punizioni non servono proprio a niente. Io penso che bisognerebbe parlarci con i figli, e cercare di capire il perché di quel voto, di quell’azione sbagliata, di quella frase..punire non serve a niente. Parlando sempre di brutti voti, quando mi capita di non arrivare alla sufficienza in qualche materia per loro vuol dire che non ho studiato, anche quando non è così. Purtroppo i miei genitori sono convinti del fatto che quando una persona diventa tale, può permettersi di imporre determinate cose ai figli, e questo è assolutamente sbagliato. Con i figli, soprattutto se miei coetanei, bisogna averci un dialogo, un buon rapporta, quasi da amici, ma questo per i mie non esiste.
Loro hanno una mentalità ristretta, praticamente chiusa, e spesso non riescono a comprendermi, non riescono a capire quando ho bisogno di parlare e quando di restare in silenzio chiusa in me stessa, quando voglio le loro attenzioni e quando non le voglio, quando ho bisogno di qualcuno che mi stia affianco e quando no .
Di ogni cosa che dovrebbero fare per aiutarmi in qualche modo, fanno tutto il contrario.
In questo modo si creano discussioni enormi, che non fanno altro che far soffrire me e loro, ma tanto tutto è inutile dato che non sempre convinti di avere la ragione dalla propria parte, indipendentemente dal fatto che sia così o meno.
Vivendo in questo modo, penso che ogni ragazzo si senta oppresso e arrivando ad un certo punto inizia a sentire il bisogno di ribellarsi, di evadere, e inizia ad adottare comportamenti che lui stesso sa che sono sbagliati.
Io personalmente sono consapevole del fatto che a volte i miei comportamenti sono sbagliati,però ho bisogno di fare determinate cose che se non mi vengono date, me le prendo da sola!
Questo è tutto quello che penso io della maggior parte degli adulti, che dovrebbero mettersi nei nostri panni, perché solo così riuscirebbero a capire.
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