Uscita didattica alla Casa Del Giovane
27 Gennaio 2019Cattedrali
27 Gennaio 2019di Silvia Mazza
Il colore è un elemento fondamentale della grammatica visiva, e costituisce un importante strumento per l’artista che lo usa come strumento espressivo.
Il fisico studia il colore come fenomeno derivante dalla scomposizione della luce, questo concetto già lo ipotizzò Leonardo da vinci nel rinascimento ma lo dimostrò newton nel 1666 usando un prima di cristallo e fece passare un raggio di luce bianca.
Quando un raggio di luce colpisce un oggetto noi percepiamo solo i colori che esso respinge non quelli che assorbe.
Una superficie appare bianca quando riflette tutte le radiazioni che riceve, nera quando le assorbe tutte.
La percezione del colore avviene nello stesso modo in tutti gli essere umani tranne alle persone con problemi all’apparato visivo come il daltonismo.
Il nostro occhio è perfettamente in grado di distinguere anche le più piccole varietà di colore, il nostro linguaggio verbale non riesce a definire le diverse varietà cromatiche, ma si usano vocaboli generici.
Non è possibile definire un colore se preso singolarmente, ma bisogna definirlo attraverso il confronto con altri colori, perché ogni colore è influenzato da gli altri colori che lo circondano, quindi il principio di relazione è il fenomeno per cui il nostro occhio non è in grado di percepire l’intensità e la luminosità di un colore dalla sua osservazione isolata.
Esistono dei fattori che influenzano la nostra percezione che sono:
il colore tonale: ossia le alterazioni dovute agli effetti di luce ed ombra
il colore locale: il colore specifico della sua superficie
il colore dell’ambiente: ovvero i colori riflessi sull’oggetto dai colori circostanti
dalla materia: ovvero il materiale di cui è costituito
dalle dimensioni: ovvero le dimensioni delle superfici colorate
questi fattori sono a loro volta influenzati da altri tre elementi: colore della fonte luminosa, intensità della luce e dagli effetti dell’atmosfera.
Young teorizzò il sistema additivo ovvero i tre colori-luce che sono il blu – viola rosso-arancio e verde sovrapposti a due a due danno vita ai colori-luce secondari ovvero rosso magenta, blu ciano e giallo, con questo sistema i fasi di luce sovrapposti danno origine a colori più chiari poiché la somma dei colori-luce e dei colori-luce secondari da la composizione del bianco.
Il sistema sottrattivo invece sottrae chiarezza ai colori e par fare questo ha bisogno dei colori pigmento e dei colori pigmento secondari che corrispondono rispettivamente ai colori luce secondari e ai colori – luce e sottraendoli a due a due danno origine alla composizione del nero.
I colori si differenziano principalmente in colori caldi come rosso giallo e colori freddi come blu verde turchese, noi riconosciamo i colori caldi perché ci danno la sensazione di calore e aumentano il nostro battito cardiaco invece i colori freddi rallentano il nostro battito cardiaco.
Colori primari: il magenta, blu ciano e giallo , sono i colori puri e che si trovano in natura.
Colori secondari: rosso-arancio, blu – viola e verde sono formati dalla somma di due colori primari.
Colori neutri: nero bianco e tutte le tonalità di grigio.
Ogni colore è caratterizzato da tre varianti fondamentali:
- saturazione: si intende la purezza o l’intensità di un colore, un colore puro non contiene parti di nero o di bianco, quindi possiede il massimo grado d’intensità.
Un colore al suo massimo grado di saturazione si dice che è un colore timbrico.
- Tinta: si intende il colore vero e proprio, indica una specificità cromatica che corrisponde ad una lunghezza d’onda. La mescolanza di una tinta al il suo massimo grado di purezza con quantità variabili di bianco nero o grigio dà origine a una serie di variazioni cromatiche che appartengono alla tinta di partenza, queste sono dette gradazioni tonali.
- La chiarezza: è la sensazione prodotta quando osserviamo la quantità di luce che esso riflette, se si aggiungere bianco nero o grigio il colore perde luminosità e forza cromatica.
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