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27 Gennaio 2019Teatro Miela di Trieste e Teatro Comunale di Monfalcone
27 Gennaio 2012
Sintesi del I° Convegno di Psicologia “Convivere con Auschwitz” – Teatro Miela
Presentazione del film “Ondina Peteani, Auschwitz e la libertà” – Teatro Miela Trieste e Teatro Comunale di Monfalcone
Trieste, 27 Gennaio 2012 – Giorno della Memoria – Teatro Miela
Il Convegno “Convivere con Auschwitz” e il film “Ondina Peteani, Auschwitz e la libertà” si son rivelati ponte di straordinaria affluenza di pubblico.
Particolarmente intenso l’intervento del Sindaco Cosolini che attraverso una coinvolgente e articolata visuale storica ha attualizzato il fondamentale impegno a mantenere alta la Cultura di una pace attiva, capace di fronteggiare e sconfiggere qualsiasi forma di prevaricazione e intolleranza.
Quindi è stata data lettura del caloroso Saluto del Sindaco di Udine che esprimendo rammarico per non poter presenziare all’evento triestino cui aveva aderito con largo anticipo, ha interpretato il Dogma di Primo Levi, il Dovere della Memoria, concludendo che la Resistenza di Ondina dev’essere assunta a pratica quotidiana di ognuno.
Il Prefetto di Trieste, Dott. Alessandro Giacchetti, ha trasmesso il proprio saluto tramite la rappresentante, Dottoressa Maria Carbone che ha presenziato in Sue veci all’evento. Presenti anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Dott. Andrea Mariani, il Segretario Regionale della CGIL, Dott. Franco Belci e il Vicepresidente dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Roberto Birsa. Comunicando l’impossibilità a partecipare causa concomitanti impegni, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Dott. Renzo Tondo ha trasmesso il Suo personale augurio di pieno successo all’iniziativa.
ANED Associazione Nazionale Ex Deportati nei Lager nazisti
Sul palcoscenico i colori dell’ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati a mezzo di una corna d’alloro dorata con fazzoletto triangolare a righe bianche/azzurre (a richiamo la della divisa del prigionieri nei Lager nazisti).
In prima fila, con il medesimo fazzoletto al collo, l’ospite d’onore, l’Ex internato nel campo di sterminio di Dachau, Rodolfo Flego, testimone chiave della tragica delazione della sorella di Ondina, per tutti “Rudy Rosso”, classe 1914, già fidanzato della martire Luigina Cattaruzzi, trucidata alla Risiera di San Sabba. Un partecipato applauso ha accompagnato l’abbraccio del Sindaco Cosolini al tenace sopravvissuto la cui casacca di prigioniero è esposta al Museo di Carpi.
Il novantaduenne “Rudy Rosso” assieme alla regista Tamara Pastorelli al Teatro Miela di Trieste
Il Regista Franco Però ha introdotto i lavori che sono stati aperti da un avvinto esame complessivo da parte del Preside della Facoltà di Psicologia, Prof. Walter Gerbino.
Ha preso la parola la Prof.ssa Bruna Bianchi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che in un approfondito escursus storico ha toccato le varie tappe dell’insorgenza della fenomenologia della diversificazione razziale.
E’ seguita l’attenta analisi della Professoressa dell’Ateneo triestino, Patrizia Romito che in un ampio esame ha evidenziato la particolare sofferenza di genere subita dall’universo femminile, nella tragica somma di non numerabili brutalità perpetrate con ferocia ai danni delle Donne, nella realtà concentrazionaria, con particolare attenzione dei postumi e delle chiusure della società nel tormentato processo di reintegrazione alla vita.
In un clima di sentita commozione si è sviluppato il contributo della giovane ricercatrice dell’Università di Trieste, Ljubica Kokova che ha esposto parte dei risultati sulle testimonianze delle Donne di Bosnia reduci e superstiti del pianificato stupro di massa durante il recente conflitto dei Balcani.
A conclusione ha preso la parola il Prof. Maurizio De Vanna che ha presentato una visione sulla trasmissione epigenetica di gravissimi traumi emotivi che attraverso l’individuazione di alterazioni genetiche vengono rilevati non soltanto nel soggetto primario ma anche riscontrati nei figli che patimento non hanno subito. E’ iniziato il dibattito dove è spiccato l’intervento di Anna Maria Hàbermann.
Concl’usosi il Convegno si è passati all’introduzione al film: Gianni Peteani, figlio della protagonista ha salutato i convenuti, passando la parola alla storica Anna Di Gianantonio e a Tamara Pastorelli, brillante e capace direttrice della versione cinematografica della storia di Ondina Peteani.
La proiezione del film partendo dalla pionieristica avventura resistenziale di Ondina, si fonde con le tumultuose e tragiche vicende del territorio giuliano e monfalconese culminando nel baratro di Auschwitz che nella lettura del Diario di Ondina ripercorre l’orrore dello sterminio nella spietata brutalità che lo contrassegna a simbolo della tragedia dell’Umanità. Il filmato si ultima con uno stralcio dell’intervista realizzata al Miela due anni or sono, dove all’attrice/regista Marta Cuscunà, interprete di Ondina nella premiata trasposizione teatrale, fa sue le parole di Ondina incitando a Resistere ora e sempre contro qualsiasi forma di discriminazione al grido di “E’ bello vivere liberi”, non casuale titolo dell’opera che in questi giorni ha superato le centodieci rappresentazioni in Italia.
Monfalcone, 27 Gennaio 2012 – Giorno della Memoria – Teatro Comunale
La regista Tamara Pastorelli a Monfalcone assieme al testimone Oscar Baldan.
Alle 21.00 seconda replica della proiezione del filmato a Monfalcone al Teatro Comunale, dove assieme l’eccezionale testimone intervistato nel film, Oscar Baldan, allora presente all’agguato alla spia Gherlaschi, l’Assessore alla Cultura, Prof.ssa Paola Benes ha portato gli indirizzi di saluto dell’Amministrazione, tratteggiando le linee guida dell’iniziativa celebrativa serale, iniziata con la replica della presentazione Peteani, Di Gianantonio, Pastorelli e ultimatasi con il film. Al termine il caloroso applauso del pubblico, tra cui alcune parenti del Comandante partigiano di Ondina, Vinicio Fontanot.
Gianni Peteani 28 gennaio 2012