139 passi (o quasi) verso la polis
27 Gennaio 2019Gut Hort: Il giardino dell’eternità
27 Gennaio 2019Il 3 gennaio 2013 è il decimo anniversario della scomparsa di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia – deportata Auschwitz 81672.
Dieci anni in cui, dal disorientamento iniziale siamo passati in tanti, attivamente impegnandoci, al recupero e alla valorizzazione della Memoria, nella trascrizione del durissimo percorso di vita di quei giovani che la Storia battezzerà Partigiani, attraverso la pionieristica ribellione al fascismo, lembrionale adesione alla Resistenza, patto di Libertà tra Donne e Uomini liberi contro la dittatura nella battaglia senza quartiere alla barbarie dell’occupazione nazista.
Il pellegrinaggio ad Auschwitz ha elevato in noi un processo di empatia che già ci aveva assorbiti: abbiamo visto l’inferno arrugginito che lei, le migliaia di deportati e i milioni di ebrei subirono incandescente nel gelo più assoluto, tra cenere umana, fango, filo spinato elettrificato, torture, disperazione, inedia, epidemie, frustate e bastonate.
Gelo della coscienza, della ragione e dell’odio.
In questi anni per noi l’esercizio della Memoria è divenuto quotidiano allenamento all’analisi e al dibattito.
Abbiamo conosciuto la straordinaria Liliana Segre, segregata bambina ad Auschwitz e all’Università di Trieste, nel 70° della promulga della famigerate Leggi Razziali, posto le basi alla prima Laurea Honoris Causa a un ex Deportato nel Paese:
Attraverso Carla Di Veroli, ci siamo inginocchiati al cospetto di sua zia, Settimia Spizzichino, la sola superstite ebrea romana rientrata miracolosamente da Auschwitz dopo aver subito sadici esperimenti per mano del mostro per antonomasia: il ripugnante dottor Mengele.
All’incedere del tempo che sta assottigliando il tenace schieramento dei già Partigiani e degli ex Deportati è coincisa la responsabilizzazione di divenire perentoriamente noi stessi prosecutori di quell’azione di consapevolizzazione, di conservazione e divulgazione della Memoria.
Memoria, confronto civile e democratico che si basa sull’analisi ed esposizione oggettiva della gloriosa conquista della Libertà e dell’immane tragedia della deportazione dei Lager nazisti.
Memoria per contrastare qualsiasi discriminazione etnica, sociale, politica o religiosa.
Memoria come inappellabile Dogma, ancora e sempre necessario per ricordare che è stato l’Uomo a concepire e realizzare quellabominio e che sempre l’Uomo potrebbe replicarlo.
Memoria pertanto come barriera, vaccino, confine invalicabile a prevenire ogni degenerazione e rigurgito.
Memoria per ribadire che nella supremazia di questi inalienabili valori fondamentali, la nostra difesa è e sarà strenua e irriducibile, pacifica, armata di cultura, fratellanza, solidarietà ed egualitarismo, ancorata su di una straordinaria, partecipe e imponente vigilanza a oltranza.
3 gennaio pertanto nel nome di Ondina Peteani, nel nome di tutti i Fratelli partigiani che ostinatamente, a costo della vita, hanno ristabilito il primato della Democrazia, sottoscrivendo anche nel simbolo di Auschwitz e i suoi martiri, La Costituzione Italiana.
Comitato permanente Ondina Peteani
Prima staffetta partigiana d’Italia – Deportata Auschwitz 81672
Il Presidente
Gianni Peteani
1 Comment
[…] 2013 Ondina Peteani: Decimo anniversario […]