Straordinario incontro ricco di pubblico all’Auditorium del Museo d’Arte moderna Pasquale Revoltella a Trieste. L’occasione è stata offerta dalla lungimiranza della Direttrice dei Musei Civici cittadini, dott.ssa Maria Masau Dan che ha colto la specifica originalità del filmato Gut Hort – Il Giardino dell’Eternità” ideato da Gianni Peteani e realizzato con il giovane talentuoso filmaker Marco Tessarolo.
Evento eccezionale in quanto espressione e genesi di un fraterno abbraccio tra la Comunica Ebraica di Trieste con l’assessore arch. Ariel Camerini, l’Associazione Donne Ebree d’Italia di Trieste capitanata dalle insostituibili dott.sse Marina Sagues e Liora Misan Zeira, la foltissima rappresentanza della cittadinanza, non legata all’Universo ebraico, ma da questo affascinata da sempre. Si è assistito a un’apertura simbolica di un orizzonte forse in passato meno disponibile, gravato da molteplici problematiche. Clima contrassegnato da un’intensa cordialità non dimentica al contempo di un regime d’intolleranza che ancora si scaglia contro i rappresentanti di questa magnifica Comunità, locale quanto internazionale, in una spirale ancora senza Pace definitiva, dettata da odio, discriminazione e intolleranza. A maggior ragione tutto si è svolto in un’atmosfera di solidale fratellanza, alla scoperta della magia senza pari del Giardino dell’Eternità di Via della Pace. Luogo talmente lussureggiante in cui propriamente grazie alla fondamentale unicità conservativa dominante, il suo insieme appare intonso nello scrigno del tempo e al suo perenne incedere. La scoperta da parte di Gianni Peteani della fenomenale figura di Livio Vasieri, positivamente impostosi come storico conservatore di Memoria, ha permesso, tramite la maestria del bravissimo Marco Tessarolo, la costruzione di un documento filmato itinerante, in una visitazione quasi fantastica al cospetto di personaggi famosi e non le cui lapidi vengono amorevolmente amministrate in un sostanziale recupero alla vista nel rigore di un’azione priva di qualsiasi forma d’invasività. Tutto all’insegna di una connotazione altamente suggestiva e percepibilmente poetica.
L’introduzione della Direttrice Masau Dan, l’intervento della Vicesindaco di Trieste Fabiana Martini, scanditi dalle preziose riflessioni del giornalista Sabatti, hanno contrassegnato la motivazione di congiungimento della giornata con il decimo anniversario delle esequie di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, deportata Auschwitz 81672. Su questo numero, su questo marchio impresso nella carne si è soffermato Sabatti, riconducendo all’impegno negli ambiti del Dovere della Memoria dei Valori della resistenza e dell’Olocausto/Deportazione del figlio Gianni, da cui è partito il progetto. Il tragico elenco di nomi nella grande stele all’ingresso del CampoSanto Ebraico, le lapidi e le targhe che riportano i tristi nomi di Auschwitz, Buchenwald, Bergen Belsen, Mauthausen ecc. testimoniano l’immane delitto che anche in questa nostra terra venne perpetrato dal nazifascismo. Il divenire tutti testimoni, indistintamente da credo religioso, politico o connotazione sociale, ha continuato, è un Dovere collettivo.
Quindi si è tenuto l’intervento del Rabbino Itzhak David Margalit che, plaudendo all’iniziativa, ha distinto i canoni, le regole e le specificità del suo operato per la Comunità giuliana, tra le più rilevanti d’Europa. E stata quindi la volta di Marco Tessarolo che ha delineato i tratti tecnici e di coesione culturale che l’hanno portato a scoprire quell’angolo di Mondo inaspettatamente vivo e pulsante, carico di phatos e contaminazione. Si è giunti così alla proiezione del film. Un lungo applauso ha accolto con passione l’opera che nella proiezione su schermo cinematografico ha regalato immagini di ancor maggiore intensità della prima riuscitissima presentazione avvenuta a fine settembre alla Stazione Rogers, coordinata dall’operatrice culturale Forcessini e dallArchitetto Tamaro. Ha preso la parola Gianni Peteani che, evocando la sorprendente incontaminata bellezza del Luogo, ha spiegato come attraverso un osmosi empatica abbia ritenuto importante organizzare un caleidoscopio di immagini grazie all’alta capacità di Tessarolo di catturare particolari, sfumature e dettagli, seguendo l’insostituibile “Virgilio” impersonato dall’inappuntabile Livio Vasieri, preparatissimo conoscitore che in presa diretta ha dato misura di estrema confidenza con la macchina presa, in un eloquio perfetto, a braccio, senza sbavature o imperfezioni, normalmente possibile soltanto seguendo copioni precostituiti.
Poi, lo stesso Sabatti ha accompagnato gli ospiti in un escursus sulla storia del Cimitero attuale e del precedentemente ubicato in centro città. Da ultimo è intervenuto il formidabile protagonista assoluto del film, il grande Livio Vasieri che con il garbo e la cortesia che lo distinguono ha incantato i presenti con rievocazioni e scoperte personalmente aggiudicatesi, nella lunga elaborazione di manoscritti, cimeli, pietre tombali e iscrizioni, strappate all’oblio, con una metodologia certosina, precisa e contraddistinta esclusivamente dal suo genuino e irrefrenabile volontariato che lo portano ancora quotidianamente a riconquistare, nomi storie e vicende di un passato altresì irrimediabilmente perso.
Si stanno ora delineando nuove prospettive grazie ad una progettualità congiunta sul cimitero che unisce diversi attori partendo proprio dalla Comunità Ebraica di Trieste e da suoi componenti che hanno preso esempio dalla passione di Livio Vasieri, oltre che dagli entusiasti Peteani e Tessarolo. Progetti volti “a rimettere in luce questo angolo di città così importante per la sua storia e le sue architetture tanto per la Comunità Ebraica quanto per la cittadinanza tutta” , come ha sottolineato l’arch. Camerini nel suo intervento; progetto che dovrebbe dar spazio anche ad un approfondimento della produzione filmografica che con questo primo lavoro ha svelato tutte le sue potenzialità.
Foto dell’incontro – di Peter Morpurgo
Arch. Ariel Camerini – Consigliere della Comunità Ebraica di Trieste
Gianni Peteani
Marina Segues, Presidente dell’ADEI (Associazione Donne Ebree d’Italia – sez. di Trieste)
Foto del pubblico
Foto del pubblico
Foto del pubblico
Rabbino Capo di Trieste – RAV – Itzhak David Margalit
Foto di gruppo dei relatori
Foto di gruppo dei relatori (al centro la la Direttrice dei Musei Civici, dott.ssa Maria Masau Dan.)
Il tavolo dei relatori
Il giornalista Pierluigi Sabatti
Marco Tessarolo
Livio Vasieri
ViceSindaco Fabiana Martini
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio