Tedesco
27 Gennaio 2019Simone Feneri
27 Gennaio 2019La Palestina storica era la regione costiera del Medio Oriente compresa tra il mar Mediterraneo, il Libano, la Siria, la Giordania e il deserto del Sinai.
1897 – In Svizzera, a Basilea si riunisce il I Congresso dell’Organizzazione sionista, che propugna la creazione di un focolare nazionale” in Palestina che ha come diretta conseguenza un accrescimento dell’emigrazione ebraica dall’Europa. In base alle indicazioni del Congresso sionista e al crescente antisemitismo in Europa molti ebrei iniziarono ad emigrare verso la Palestina. Fino alla fondazione nel 1909 della città di Tel Aviv, da parte degli Ebrei russi.
1917 – Balfour, ministro degli esteri britannico informa il presidente onorario della Federazione sionista del fatto che la Gran Bretagna è favorevole alla creazione di una patria ebrea in Palestina, a patto che: non sarà fatto nulla che possa pregiudicare i diritti civili e religiosi dei non Ebrei abitanti in Palestina”
1920 – La Società delle Nazioni affida tramite un mandato politico-amministrativo i territori palestinesi alla Gran Bretagna. Avvengono massacri di intere comunità ebraiche in Palestina.
1933 – In Germania prende il potere Adolf Hitler; il nazionalsocialismo esclude sempre di più gli Ebrei dalla vita attiva del paese fino ad arrivare alla totale privazione di diritti civili e politici, perciò molti Ebrei di tutta Europa si dirigono verso la Palestina.
1936 – Ha inizio la prima rivolta palestinese contro il dominio britannico e continuano le immigrazioni ebraiche.
1937 – Prima proposta inglese di divisione dello stato palestinese in due: araba ed ebraica. Gli Ebrei accettano ma gli Arabi rifiutano
1938 – I Britannici propongono uno stato a maggioranza araba gli Arabi accettano ma gli Ebrei si oppongono e le trattative hanno fine a causa della seconda guerra mondiale. Si cerca di regolamentare l’immigrazione ebraica in Palestina.
1947 – I sopravvissuti all’olocausto si trasferiscono in Palestina. Le Nazioni Unite votano per una spartizione del territorio tra uno stato arabo, uno stato ebraico e una zona internazionale circoscritta alla città di Gerusalemme, accettata dagli Ebrei e rifiutata dagli Arabi. Secondo la ‘risoluzione 181, approvata dall’ONU il 29 novembre, il mandato inglese sulla Palestina sarebbe cessato prima del 1° agosto 1948, e che due mesi dopo il ritiro delle truppe britanniche sarebbero stati creati uno stato arabo e l’altro ebraico entrambi indipendenti. Gli Arabi proclamano uno sciopero generale di protesta. Hanno inizio gli attacchi contro gli insediamenti ebraici, e in autunno gli stati della Lega Araba si alleano con i Palestinesi, accogliendo nei propri territori i profughi palestinesi. La Lega Araba (8 dicembre) proclama la guerra santa contro gli ebrei.
1948 – Il 14 maggio Ben Gurion proclama la nascita dello stato di Israele, riconosciuto dagli occidentali ma non dagli stati arabi, tra cui Egitto, Giordania, Iraq e Siria che entrano subito in guerra. Il 30 maggio la parte ebraica di Gerusalemme Est cade in mano alla Giordania; questo porta all’esclusione degli israeliani dai luoghi sacri della città.
1949 – In seguito all’armistizio si opera una spartizione dei territori: all’Egitto va la striscia di Gaza, la parte est di Gerusalemme e la Cisgiordania alla Giordania. Inizia così l’esilio degli arabi-palestinesi residenti nell’area occupata dal nuovo stato.
1956 – Seconda guerra arabo-israeliana, intrecciata alla crisi del canale di Suez.
1964 – Al Cairo nasce l’Olp, con a capo Arafat, leader della corrente più moderata Al Fatah.
1967 – Scoppia la guerra dei sei giorni, una guerra lampo nella quale Israele occupa il Sinai, la striscia di Gaza, la Cisgiordania, Gerusalemme Est e le alture del Golan, ignorando la risoluzione 242 dell’Onu che impone il ritiro da tali territori occupati.
1973 – Guerra del Kippur: l’Egitto sferra un attacco ad Israele e i produttori di petrolio bloccano le esportazioni di greggio verso l’Europa e gli U.S.A., causando una grande crisi petrolifera internazionale.
1974 – L’Olp partecipa per la prima volta all’Onu.
1976 – Re Hussein attacca i feddayn palestinesi, distruggendone le roccaforti in Giordania rendendo necessario uno spostamento dei campi profughi in Libano.
1978 – Si tiene il primo vertice di Camp David tra Israele ed Egitto con la mediazione degli U.S.A. per redigere due atti costitutivi di un trattato di pace che prevede: 1) La restituzione del Sinai all’Egitto; 2) Un accordo per l’istituzione di un autogoverno per la Cisgiordania.
1979 – Viene attuato il trattato di Camp David
1982 – Occupazione del Sud del Libano da parte di Israele (il ritiro avverrà nel 1985).Orrenda strage di palestinesi compiuta in Libano dai falangisti cristiani di Gemayel a Sabra e Chatila con il probabile appoggio dei servizi segreti israeliani.
1983 – Evacuazione dal Libano dei combattenti palestinesi verso i principali stati arabi.
1987 – I palestinesi della Cisgiordania e della fascia di Gaza iniziano una rivolta (Intifada) che ha risonanza mondiale.
1988 – La dura repressione dell’Intifada da parte della polizia israeliana e l’intransigente diniego del Likud di riconoscere come interlocutore politico l’OLP, fanno fallire l’ennesimo tentativo di mediazione degli USA.
1991 – Gli U.S.A. spingono per una risoluzione nell’area mediorientale
1993 – Yasser Arafat invia al primo ministro israeliano Ytzhak Rabin una lettere in cui afferma che l’OLP riconosce lo stato d’Israele e s’impegna a una soluzione pacifica del conflitto. Il 13 settembre vengono firmati a Washington gli accordi di pace discussi a Oslo.
1994 – Il 10 dicembre Rabin, Arafat e Peres vengono insigniti del premio Nobel per la pace.
1995 – Il 4 novembre viene assassinato Rabin.