Il tema della pazzia in letteratura italiana
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27 Gennaio 2019di Elena Roma
Formazione:
Le rocce sedimentarie sono il risultato del processo sedimentario cioè di una serie di azioni svolte dagli agenti esogeni e dagli organismi viventi i sulle rocce superficiali. Esse possono essere indifferentemente ignee, metamorfiche o già sedimentarie, l’importante è che vengano a contatto con l’atmosfera o con lidrosfera.
Questa serie di azioni comprende:
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Degradazione ed erosione: la prima avviene quando una qualsiasi roccia viene a trovarsi in superficie e subisce delle trasformazioni fisiche e chimiche. Il risultato della degradazione è la formazione di frammenti chiamati clasti”. L’erosione consiste nella separazione fisica di questi frammenti e soluti dalle rocce in modo tale che essi possano essere portati altrove.
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Trasporto: tutti i materiali rimossi dall’erosione possono essere trasportati a distanze variabili principalmente grazie all’acqua corrente. Un fiume ad esempio può trasportare sia ioni e colloidi in soluzione che clasti in sospensione.
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Sedimentazione: la capacità dell’acqua di trasportare del materiale solido dipende dalla velocità del suo moto: man mano che il fiume trasporta materiale dalla montagna verso la pianura, essa diminuisce. I materiali più fini quindi saranno quelli ad essere trasportati più lontano. La sedimentazione del materiale solido viene detta sedimentazione clastica, quando invece precipitano i soluti contenuti nell’acqua si parla di sedimentazione chimica.
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Diagenesi: essa è l’insieme dei processi fisici e chimici che subiscono i sedimenti. Se essa porta alla formazione di una roccia dura e compatta viene detto processo di litificazione”. I principali processi della diagenesi sono:
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Costipamento: avviene quando il peso dei sedimenti sovrastanti fa si che quelli vecchi espellano acqua e che i più piccoli (matrice) vadano a riempire i vuoti tra i più grandi, si creano così incastri e legami chimici tra i clasti formando un sedimento litificato.
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Cementazione: precipitazione di Sali minerali nei pori tra i clasti, ai precipitati si da il nome di cemento. I più frequenti sono la calcite e il quarzo.
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Metasomatosi: serie di reazioni chimiche che danno origine alla ricristallizzazione parziale della roccia impoverendola o arricchendola di particolari elementi.
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Classificazione in base a:
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Struttura: insieme dei caratteri macroscopici legati a disposizioni geometriche degli elementi della roccia. La struttura può essere:
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primaria: formatasi contemporaneamente al sedimento;
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secondaria: formatasi per effetto della diagenesi.
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La più importante struttura è la stratificazione.
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Tessitura: l’aspetto microscopico che dimensioni, forma, disposizione e rapporti delle particelle danno alla roccia.
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Composizioni: essa è molto varia e indicativa dell’area di provenienza dei clasti e della lunghezza del trasporto. Prevale il quarzo e i fillosilicati.
In base a questi parametri le rocce sedimentarie vengono divise in tre gruppi:-
Rocce clastiche: le più diffuse sono originate dalla sedimentazione clastica, la tessitura è clastica ed è composta da: clasti, vuoti ed eventualmente matrice. I clasti subiscono delle modificazioni a causa del trasporto quali la riduzione delle dimensioni e larrotondamento.
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Rocce chimiche: originate dai processi di sedimentazioni chimica, la tessitura è cristallina in quanto derivata dalla cristallizzazione dei Sali precipitati.
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Rocce biochimiche o organogene: sono rocce chimiche, ma la precipitazione dei soluti non è data dalla variazione dell’ambiente circostante bensì da un organismo vivente.
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LE PRINCIPALI ROCCE SEDIMENTARIE:
Rocce terrigene o clastiche:
Esse si classificano in base alla granulometria:
Sedimento disciolto | Sedimento litificato | Gruppi generali | Caratteristiche gruppi |
Ghiaie | Conglomerati e brecce | Conglomerati | Sono ghiaie litificate costituite per almeno il 30% da ciottoli di dim.>2 mm di forma arrotondata. Se sono spigolosi vengono detti brecce |
Sabbie | Arenarie | Arenarie | Sono sabbie litificato dove i granuli sono tra i 2 e gli 0,062 mm. Costituite prevalentemente da quarzo, feldspati e frammenti di roccia |
Silt | Siltiti | Peltiti | Derivano dall’accumulo e dal consolidamento di fanghi le cui particelle hanno dim. < 0,062 mm. Costituite da quarzo, miche e cloriti |
Argille | Argilliti | ||
Vanno ricordate inoltre le rocce piroclastiche all’interno delle rocce clastiche |
Rocce carbonatiche:
Sono rocce sedimentarie formate per almeno il 50% da carbonati, per la maggioranza da calcite (che forma il calcare) e dolomite (che derivano dalla metasomatosi del calcare). Entrambi le rocce sono prevalentemente di colore chiaro. Le marne sono dei miscugli tra carbonati e argilla.
I carbonati possono essere divisi in:
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Calcari alloctoni: rocce costituite dall’accumulo di particelle provenienti da un’area diversa da quella in cui avviene la sedimentazione;
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Calcari autoctoni: rocce formatesi sul posto, per precipitazione chimica o biochimica. Essi si dividono in:
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Calcari biohermali e biostromali: sono le scogliere formate per precipitazione biochimica ad opera di organismi. I primi crescono senza interruzioni i secondi crescono con interruzioni stagionali o cicliche formando stratificazioni.
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Calcari pelagici: sono calcari a grana fine formate dall’accumulo di scheletri di organismi unicellulari che vivono nello strato più superficiale delle acque oceaniche.
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Calcari chimici: si formano quando in acqua contenenti bicarbonato di calcio si ha una diminuzione del biossido di carbonio disciolto. Così si formano i travertini a lalabastro calcareo.
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Le evaporiti:
Sono rocce che si formano per precipitazione dei sali disciolti nell’acqua a causa della sua evaporazione parziale o totale. I Sali della rocce evaporitiche si depositano in sequenze verticali determinate dalla loro solubilità. (ex. Gesso, anidride, salgemma, silvie)
Le rocce silicee o selci:
Sono costituite da silice cristallina, raramente amorfa. Sono quasi sempre il prodotto della diagenesi e del metamorfismo di sedimenti silicei non clastici.
Altri tipi di rocce sedimentarie:
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Fosforiti: derivano dalla diagenesi di accumuli di escrementi o di ossa animali.
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Rocce metallifere: sono formate da miscele di ossidi e idrossidi di ferro, alluminio, manganese e cromo. Si originano per precipitazione chimica operata da piccoli batteri.
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Carboni fossili: sono accumuli di materia organica vegetale che ha subito una serie di trasformazioni chimiche: il processo di carbonizzazione. Esso comporta la rimozione dell’acqua e delle sostanze volatili e un arricchimento di carbonio.
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Idrocarburi: sono una miscela eterogenea, di consistenza oleosa di composti solidi, liquidi e gassosi di idrogeno e carbonio. Derivano dalla decomposizione, in ambienti privi di ossigeno di microrganismi marini vegetali e animali.
Elena Roma