Liquidi
27 Gennaio 2019Ingiustizia è fatta
27 Gennaio 2019
Italo Calvino
Inizialmente sembra che solo la metà destra sia rimasta intatta ed i medici riescono a riportarla in vita. Così Medardo fa ritorno al suo castello, ma il suo carattere é irrimediabilmente cambiato: dapprima non vuole vedere nessuno, poi, quando si decide ad uscire dalla camera dove si era rinchiuso, si comporta in modo violento e brutale, sia verso le persone, sia verso le cose e la natura. Egli inoltre esprime ostilità e fastidio verso ciò che é intero dimezzando tutto quello che trova sul suo cammino. Chi osa contraddirlo viene punito con l’impiccagione; per questo motivo il visconte é odiato da tutto il popolo. Medardo si accanisce anche contro le persone più care: il nipote viene più volte messo in pericolo di vita e la balia Sebastiana viene esiliata per vendetta a Pratofungo, il paese dei lebbrosi. Il visconte, anche quando s’ innamora della pastorella Pamela, cerca di convincerla a seguirlo con le minacce e facendo uso dei suoi soliti metodi brutali, poiché sono gli unici che egli é in grado di utilizzare. Ma un giorno arriva al villaggio un altro visconte dimezzato, che però si comporta in maniera opposta al primo: aiuta i bisognosi, é dolce, tollerante, premuroso e vuole a tutti i costi fare del bene. Si tratta della metà sinistra che si credeva perduta del visconte Medardo di Terralba. Ora la popolazione chiama i due visconti l’uno ” il Gramo ” e l’altro ” il Buono “; solo la balia Sebastiana continua a considerare Medardo una sola persona. Comunque, a lungo andare, le virtù del buono si rivelano negative: egli, credendo di fare solo bene, si dimostra invadente e ficcanaso. Anche il Buono, però, s’ innamora di Pamela, così il Gramo lo sfida a duello per stabilire quale dei due avrebbe dovuto sposare la ragazza. Ma durante il combattimento, l’uno colpiva la parte inesistente dell’ altro, cioè la parte che avrebbe dovuto essere la propria. Alla fine entrambi si feriscono a vicenda sulla fenditura verticale, le vene si riaprono, il sangue si mescola ed il dottor Trelawney, amico del narratore, li unisce di nuovo. Così Medardo ritorna intero, in apparenza uguale a come era prima dell’ incidente, in realtà reso più saggio dalla doppia esperienza che aveva vissuto. Il romanzo”il visconte dimezzato” è catalogabile al genere fantastico. Nel romanzo è possibile individuare dieci macrosequenze,caratterizzate dalla presenza di sequenze narrative e descrittve. Nella prima macrosequenza viene narrato il momento in cui Il visconte Medardo e il suo scudiero Curzio si stavano recando in Boemia presso l’accampamento dei cristiani dove viene nominato tenente. Nella seconda macrosequenza l’inizio della battaglia e il momento in cui il visconte viene ferito e dimezzato poiché la parte sinistra era stata polverizzata. Nella terza macrosequenza il momento in cui il visconte ritorna a Terralba e la morte del padre. Nella quarta macrosequenza il momento in cui si scopre che la metà del visconte era quella cattiva. Nella quinta macrosequenza vengono narrate le azioni crudeli del visconte e il ritiro della baia Sebastiana nel paese dei lebbrosi. Nella sesta macrosequenza Medardo si innamora di Pamela. Nella settima macrosequenza viene narrato l’arrivo dell’altra metà creduta dispersa in Boemia,quella buona. Nellottava macrosequenza si ha il cambiamento della vita a Terralba con l’arrivo della metà buona. Nella nona macrosequenza gli ugonotti cominciavano a odiare non solo il visconte cattivo ma anche quello buono mentre nell’ultima macrosequenza viene descritto il duello tra le due metà,poiché entrambe volevano sposare Pamela,e l’unione sia della parte cattiva che di quella buona. La struttura principale del romanzo è costituita da tre parti: esordio, spannung” e scioglimento. L’esordio è costituito dalla cannonata che divide in due parti il visconte, la spannung” si ha nel momento del duello tra il Gramo” (la parte cattiva del visconte) e la parte buona mentre il fatto che costituisce lo scioglimento è il ricongiungimento finale delle due parti del visconte. La voce narrante è del giovanissimo nipote di Medardo, è interno alla storia in quanto è uno dei personaggi, per cui è omodiegetico; non è un narratore onnisciente e gli avvenimenti sono raccontati attraverso testimonianze dirette o indirette. La focalizzazione è interna al personaggio, poiché non si conosce in anticipo lo sviluppo della vicenda, ma bisogna attendere che il narratore venga a conoscenza dei fatti accaduti. I personaggi principali sono: · Il visconte Medardo di Terralba: -” Malvagio “:é la metà destra del visconte, si comporta solo in modo crudele e spietato; é violento, vendicativo e non rispetta i sentimenti degli altri. É un solitario che si aggira per la campagna con il suo cavallo, provocando distruzione e panico nella popolazione. Per questo motivo viene odiato da tutti e soprannominato ” Il Gramo “. -” Buono “:é la parte sinistra del visconte. É dolce, disponibile, sempre pronto a dispensare consigli e ad aiutare tutti,anche se non gli viene chiesto nulla. La sua bontà, però, dopo qualche tempo, diventa insopportabile e le buone intenzioni di Medardo sono temute quanto le cattive. Quindi le due metà del visconte Medardo concentrano la loro energia in direzioni opposte; entrambi, però sono eccessivi: l’uno troppo cattivo e l’altro troppo buono e per questo entrambi non hanno un giusto equilibrio. Questo equilibrio verrà ritrovato solo quando il visconte ritornerà intero. · Il nipote di Medardo:é il narratore della vicenda e il testimone dei fatti accaduti, che vengono descritti secondo il suo punto di vista. Il nipote é anche protagonista poiché viene coinvolto nella storia. É un ragazzino orfano che viene ospitato al castello di Terralba, ma che fin da piccolo ha potuto godere di grandi libertà poiché nessuno si prendeva cura di lui. Passa le sue giornate nel bosco, a volte in solitudine, a volte in compagnia del dottor Trelawney, alla ricerca di nuove avventure. · Sebastiana: é la balia di casa Terralba, ha cresciuto tutti i figli della famiglia, compresi Medardo ed il nipote. É una donna energica, saggia, concreta, affezionata al visconte. Per i suoi rimproveri e le sue critiche verso Medardo, viene da lui confinata a Pratofungo, il paese dei lebbrosi, ma non si ammalerà poiché conosce la ricetta di infusi segreti che immunizzano dalla malattia. · Pamela: é la pastorella di cui entrambe le metà del visconte s’ innamorano; é una ragazza semplice, ma astuta: infatti riesce ad evitare la persecuzione di uno e le eccessive gentilezze dell’altro. · La comunità degli Ugonotti:si tratta di persone scappate dalla Francia in seguito a persecuzioni religiose. Si sono stabiliti su una collina sopra il paese. Seguono regole di vita molto rigide: infatti vivono di duro lavoro agricolo e non hanno svaghi. Il loro capo Ezechiele, é un vecchio severo ed esigente, ma con valori morali molto forti. · Il dottor Trelawney: É un medico straniero, approdato per caso a Terralba da una nave inglese. Non si occupa tuttavia delle cura dei malati, ma preferisce dedicarsi allo studio della biologia animale e vegetale. Nonostante ciò sarà proprio lui a ricomporre il visconte. · La comunità dei lebbrosi: é un gruppo di persone confinate al paese di Pratofungo, per via della malattia contagiosa. Nessuno ha mai visto realmente Pratofungo, ma si pensava che lì la gente fosse allegra e libera molto più di quanto lo siano i sani. I personaggi sono per lo più statici mentre soltanto due sono i personaggi che dimostrano di essere dinamici nello svolgimento del racconto: Medardo ed il dottor Trelawney. Infatti Medardo non dimostra di essere cambiato in maniera eccessiva Così mio zio Medardo ritornò uomo intero, né cattivo né buono, un miscuglio di cattiveria e bontà, cioè apparentemente non dissimile da quello ch’era prima di esser dimezzato. Ma aveva l’esperienza dell’una e l’altra metà rifuse insieme, perciò doveva essere ben saggio>>, particolarmente mutato risulta invece il dottor Trelawney, il quale, in un primo tempo assolutamente disinteressato alla cura degli uomini, nel corso del racconto si sensibilizza profondamente, grazie soprattutto all’aiuto del “Buono”, e giunge addirittura a trovare il modo di compiere un’operazione medica così complicata come la “riunione” dei due Medardi. All’inizio del romanzo si ha una grande scena in cui il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono, con un’anticipazione la sera prima della battaglia sulla terribile sorte del visconte, mentre dopo il ritorno a casa di Medardo prevale il sommario in cui la narrazione scorre più veloce, anche se non mancano altre scene di dialoghi e pause, come il racconto della vita di Pratofungo o di mastro Pietrochiodo. Un esempio di flash-back è invece il racconto della storia del dottor Trelawney e del suo arrivo a Terralba, rallentando così la velocità del racconto. Inoltre leggendo il romanzo, si possono individuare molti elementi che, a livello di contenuti, contribuiscono a dare al romanzo un andamento fiabesco. Un esempio ne è la divisione del visconte in due parti,quella buona e quella cattiva. In seguito, compaiono anche altri elementi tipicamente fiabeschi come il nobile che sinnamora di una pastorella, i genitori egoisti, il bosco amico e gli animali che aiutano la pastorella. La vicenda del romanzo so svolge , per quanto riguarda i primi due capitoli, nella pianura di Boemia durante la guerra tra l’Austria e l’impero Ottomano. Invece gli ambienti che vengono presentati nel resto del romanzo sono il paese di Terralba con i suoi campi ed i suoi boschi, il paese di Pratofungo e la collina dove vivono gli Ugonotti. L’ epoca in cui si svolge la vicenda non viene resa esplicita, ma si può intuire mediante alcuni cenni storici, come la guerra contro i Turchi e le persecuzioni religiose, che il periodo storico cui ci si riferisce è il 1500 circa. La narrazione è semplice, non vi sono metafore,ma vi è un’alternanza di dialoghi in discorso diretto. Il linguaggio è quotidiano, con distinzioni culturali a seconda se a parlare è un personaggio colto o più popolare. Secondo me il tema principale del romanzo riguarda la personalità umana che non è in grado di raggiungere una propria stabilità ed una propria integrità. Inoltre l’autore ha voluto sottolineare lincompletezza di ogni persona utilizzando il forte contrasto delle due parti del visconte. Spesso infatti gli uomini non sanno più chi sono, dove vanno, cosa vogliono,perdono l’unità, l’armonia e, tale perdita, provoca spesso conflitti con le persone che le circondano. di Luana