Temi di scienze
27 Gennaio 2019Verifica su Kant
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
Il dibattito sulla fecondazione artificiale, dopo la promulgazione della legge, è diventato rovente. Qual è il tuo parere al proposito?
Svolgimento:
Non è qui mia intenzione, comunque discutere su questa o quella legge, ma sui casi concreti legati a questo problema. Del resto, da che mondo è mondo (e da quando esiste uno stato democratico) ogni legge non è eterna, è anzi perfettibile, ed il nostro stesso iter parlamentare sembra più indirizzato a “ritoccare” le leggi piuttosto che cambiarle totalmente. Tornando dunque alla questione fondamentale, occorre chiederci: “è giusto ricorrere alla fecondazione artificiale?”. In effetti ci sono alcuni che, per esempio, considerano illecito tutto quello che modifica il corso della natura. A questa stregua, però, potrebbe essere considerato innaturale anche qualsiasi intervento chirurgico, teso a salvare la vita di una persona che, senza questo intervento “innaturale” sarebbe destinata a morire. Per me, quindi, è lecito e giusto ricorrere alla fecondazione artificiale quando una coppia desidera avere un figlio, e, per un capriccio della sorte, non potrebbe averlo. Essi potrebbero certo ricorrere all’adozione, ma la scienza oggi permette loro di concepire e fecondare un loro figlio, con i geni della madre mescolati a quelli del padre, superando gli ostacoli naturali che si frappongono a questo progetto di vita. In questo caso la fecondazione artificiale è un aiuto alla vita ed io non posso che approvarla. Nono sono d’accordo, invece, con una fecondazione che avviene al di fuori della coppia, con lo sperma di un donatore o con i famosi “uteri in affitto”. Cosa potrebbe pensare, infatti, un adolescente una volta che sappia che uno solo dei suoi genitori è il suo genitore naturale, mentre l’altro lo è solo dal punto di vista legale? Problemi ancora più seri incominciano quando, invece di generare un solo embrione artificialmente, se ne generano dieci. Con quale criterio sceglierne uno e farne morire gli altri? Un embrione, sin dal concepimento, è un essere distinto, e questo non lo dico io, ma lo dice la genetica. E, se, quei nove embrioni, invece di essere uccisi, diventassero cavie per gli interessi della scienza? Io dico che sarebbe ancora peggio e che mi stupisco che la scienza moderna, così avanzata, non possa trovare altri metodi per sperimentare. E se questo embrione servisse per guarire un adulto malato? Anche qui, credo che la scienza possa fare molto in altri modi, poiché ritengo l’embrione un soggetto da tutelare. Insomma, non ritengo giusto che per guarire “forse” una vita visibile, che suscita giusta compassione, si uccida una vita invisibile, come una punta di uno spillo. E poi, siamo sempre lì: una volta che si legittimasse una pratica di questo tipo dove si potrebbe arrivare? Forse dove già, ahimè, qualcuno è arrivato: banche dello sperma, commercio illegale di embrioni. Per salvare se stesso un uomo ricco potrebbe andare contro le leggi più elementari del diritto e dell’umanità. Ci conviene fermare certi scempi, fin quando è possibile. Gli antichi greci e latini pensavano che il progresso non fosse sempre positivo, che portasse in sé i germi di una decadenza, e, forse, ahimè, avevano proprio ragione.
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