VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI
27 Gennaio 2019ALBA
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
La cronaca è costellata di avvenimenti apparentemente inspiegabili, tra i quali spiccano per efferatezza e disumanità gli omicidi perpetrati tra parenti stretti. Che reazione può essere immaginata per un atto così atroce?
Svolgimento:
Certe volte ci capita di leggere sulle pagine di giornali che un marito ha ammazzato la sua moglie, o l’amante di lei. Certamente si tratta di atti ingiustificabili, ma noi pensiamo subito che, almeno per alcune persone malate, la gelosia possa portare fino a tanto. Ma cosa si può pensare di un figlio che ammazza sua madre, magari per soldi? Già questo ci pare raggiungere il massimo del male, perché in fondo in quel momento tu stai per togliere dalla vita colei che ha sofferto per nove mesi per farti nascere, e se nel caso precedente la gelosia non può essere un motivo valido per uccidere, ancora di più ingiustificabile è il motivo economico. Ma, cosa pensare di una madre che lascia il suo bambino appena nato sotto la pioggia a morire, oppure lo soffoca nel sonno? Sembrano cose semplicemente impossibili, eppure si tratta di fatti realmente accaduti. Come può una madre, che ha messo al mondo un bambino, avere il coraggio di togliere quella vita? Sembra impossibile concepire una qualche spiegazione, ma proviamo lo stesso a farlo. Forse una giustificazione psicologica possibile potrebbe essere questa: lei si è accorta che quel bambino è diverso da lei, pensava di avere un potere assoluto su di lui, ed è invidiosa, perché quel bambino non soffre, non ha sofferto i suoi mali fisici o sociali, ed adesso vuole vendicarsi su di lui facendogliela pagare. Certo, si tratta di un’ipotesi, la mia, alquanto azzardata, ed è compito degli investigatori scoprire quali contorti motivi possono aver spinto addirittura una madre a sopprimere il proprio figlio. A noi rimane da dire quale potrebbe essere la pena per un delitto così efferato. Ebbene a questa domanda non so cosa rispondere. Nel senso che non so se, in questo caso, potrebbe addirittura essere giustificabile la pena di morte, anche se credo di no. Forse l’unica reazione umana possibile è quella che ha avuto il padre di Erika De Nardo di fronte alla figlia, che ha ucciso sua madre, o ha favoreggiato l’assassino, cosa forse ancora più esecrabile. Egli, il padre, non ha voltato la testa, non l’ha perdonata, ha solo semplicemente ammesso che il male gli abitava a fianco, con il volto di sua figlia, e non l’ha riconosciuto.
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