![Libri-di-testo](https://www.atuttascuola.it/wp-content/uploads/2019/05/Libri-di-testo.jpg)
VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI
27 Gennaio 2019![Libri-di-testo](https://www.atuttascuola.it/wp-content/uploads/2019/05/Libri-di-testo.jpg)
ALBA
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
Anche se l’uomo moderno ritiene di aver superato il concetto di razzismo, non sempre la convivenza tra i vari popoli è pacifica
Svolgimento:
Vari sono i volti dell’intolleranza, che si manifesta in alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia con guerre e repressioni, mentre nei paesi industrializzati assume il volto dell’emarginazione e della discriminazione.
Quindi, anche se sulla carta gli uomini sono dotati di uguali diritti, rimane la convinzione, magari inconsapevole, che le persone di origine diversa dalla nostra sono inferiori, e quindi, nei loro confronti si attua una strisciante discriminazione. Forse qualcuno non si rende conto di una situazione di questo genere, ma non sempre è possibile chiudere gli occhi di fronte a questo. Non è concepibile, infatti che un popolo viva ignorando le persone che fanno parte di un altro popolo. L’ideale è che ciascuno rispetti le opinioni e le usanze altrui, anche se non le condivide, ma questa è forse solo un’utopia. Sembra infatti che le cronache ci dimostrino ogni giorno di più che non si può realizzare una convivenza pacifica. Alcune popolazioni, anzi, sono state decimate da altre in una lotta sfociata in guerra, come nel caso degli armeni e dei curdi in Turchia, degli ebrei nella Germania nazista e di alcune tribù in Uganda e Ruanda. Tuttavia qualcosa è cambiato in questi ultimi anni. La violenza e la discriminazione si basano non più sul concetto di razza, ma su quello di cultura, provenienza e religione di una persona. Spesso sono gli stessi genitori a consigliare di non avvicinarsi agli zingari. Le persone di colore sono viste con un certo timore e sospetto anche se camminano semplicemente per la strada vicino a noi. E’ così che, oggi, si realizza l’intolleranza, senza bisogno di ricorrere alla violenza. Eppure questo atteggiamento è assurdo: perché, anche se le persone hanno avuto un’educazione diversa dalla nostra, questo non vuol dire che siano tutti delinquenti o cattivi. Se poi hanno un accento o caratteristiche somatiche diverse, questo è dovuto alla zona da cui loro provengono. Del resto anche noi, durante lunghi periodi di vacanza, cambiamo colore della carnagione o inflessione dialettale.
In Asia, invece, sarebbe la religione il motivo che divide le popolazioni tra di loro. In realtà i bambini sono vittime innocenti di una furia omicida che prende la religione come scusa per nascondere la propria visione ideologica estremista. Spesso quindi, le madri non sanno neanche il perché della perdita dei loro figli, e tutto questo in base a presunte differenze di razza o di religione. Il comune denominatore di tutte queste discriminazioni è quindi l’ignoranza, perché se una persona riflettesse veramente sui suoi pregiudizi, si accorgerebbe che sono tutti infondati e irrazionali.