Parla dell’originalità e profondità della poesia ungarettiana
Ungaretti vive in un periodo in cui le idee e gli obiettivi che gli uomini avevano avuto sino ad allora vengono sconvolti e trasformati. Per esempio l’ideale dell’amor di patria viene esasperato con il nazionalismo, che porta ai conflitti tra le nazioni. C’è una grande voglia di cambiare, una rivolta contro la tradizione e il passato. I futuristi si fanno portavoce di questi sentimenti, esaltano la velocità, la forza, la violenza e la guerra. Anche nel campo della letteratura i futuristi rompono con la tradizione. Ungaretti si stacca dal futurismo, perché le poesie dei futuristi, come Marinetti, non hanno significato, se non nello sconvolgimento della forma tradizionale. Invece per Ungaretti lo sconvolgimento della forma non esprime una completa ribellione alla tradizione, ma rappresenta la confusione e lo stato danimo di tutti gli uomini di quel periodo. Infatti Ungaretti si pone delle domande nelle sue poesie, non è indifferente a questo disordine. Queste domande sono quelle che nascono dal cuore di ogni uomo che non evita, ma incontra la realtà. Si potrebbe dire, come la bibbia Signore, ci hai fatto un cuore inquieto finché non riposa in Te”. Anch’io qualche volta mi pongo delle domande, per esempio nei momenti di estremo dolore, come quando c’è stata la morte improvvisa di mio nonno, oppure quando succedono catastrofi (come il maremoto) o guerre nel mondo. In quei momenti è come se si svuotasse una parte di me. Allora mi sento perso e ho il bisogno di chiedermi: Perché?”. Sento il bisogno di capire il significato, il perché di tali avvenimenti, ma so e sono certo, come dice Ungaretti nella poesia Destino”, che gli uomini non sono fatti solo per il dolore. Anche se siamo continuamente schiacciati e oppressi, proprio perché non siamo fatti per il dolore, dobbiamo domandare una risposta, cercare un significato. Dobbiamo sperare, essere attaccati alla vita, perché l’uomo ha un cuore affamato, assetato di infinito. E’ per questo, per esprimere il suo attaccamento alla vita, per esternare questa sua domanda sul significato della vita che Ungaretti scrive poesie. Questa è la differenza tra Ungaretti e i futuristi. Chi è attaccato alla vita, infatti, domanda, invece chi è indifferente, chi esprime solo i suoi giochetti di parole, come i futuristi, è perché non ricerca un senso alla vita sua e a quella degli altri.