Viaggio notturno nella letteratura italiana ep.30 (12/07/2020)
12 Luglio 2020L’apparizione delle Grazie
13 Luglio 2020Compito di Italiano
Analisi. Foscolo, Le Grazie
Obiettivi:
- collegare le conoscenze e trasferirle in ambito diverso da quello studiato;
- inserire un testo ignoto nell’ambito delle conoscenze di un autore;
- contestualizzare il testo e l’autore analizzato nel periodo storico-letterario
Valutazione:
- correttezza espressiva p.2
- comprensione del significato del testo p.3
- capacità di coniugare l’analisi stilistica con il contenuto dei versi p. 3
- pertinenza dei collegamenti tra il testo,l’autore e le altre sue opere p.4
- individuazione del contesto storico-letterariop.3
Tempo: 4 ore
Traccia:
1 – Analizza il metro e individua le note stilistiche tipiche di Foscolo.
2 – I versi della celebrazione di Zacinto possono essere scanditi in 3 segmenti lirici: individuali e riassumili parafrasando liberamente il testo.
3 – Individua i temi presenti nei versi attuando anche collegamenti con i sonetti e I Sepolcri
4 – Contestualizza i versi facendo riferimento per esempio alle Grazie del Canova
5 – Inserisci l’analisi nella biografia e nella poetica del Foscolo
Nel 1812 U. Foscolo si stabilì a Firenze, ospite nella villa di Bellosguardo di proprietà della contessa d’Albany, l’amante di V. Alfieri. Qui lavorò intensamente al progetto de Le Grazie , le tre dee che donano agli uomini l’armonia, tema già affrontato da A. Canova che è appunto il dedicatario dell’opera.
Il primo inno, dedicato a Venere, inizia con la comparsa delle Grazie nate dal mare insieme con Venere, la grande madre della vita. Qui si inserisce una celebrazione dell’isola di Zacinto:
Salve, Zacinto! all’antenoree prode[1]
de’ santi lari Idei[2] ultimo albergo
e de’ miei padri, darò i carmi e l’ossa
e a te il pensier, ché piamente a queste
dee non favella chi la patria obblia[3] .
Sacra città è Zacinto. Eran suoi templi
era ne’ colli suoi l’ombra de’ boschi
sacri al tripudio di Diana e al coro[4] ,
pria che Nettuno al reo Laomedonte[5]
munisse Ilio di torri inclite in guerra.
Bella è Zacinto. A lei versan tesori
l’angliche navi[6]; a lei dall’alto manda
i più vitali rai l’eterno sole.
Candide nubi a lei Giove concede
e selve ampie d’ulivi, e liberali
i colti di Lieo[7]; rosea salute
prometton l’aure, da’ spontanei fiori
alimentate e da’ perpetui[8] cedri.
NOTE:
[1] Le terre venete, così chiamate dal nome di Antenore che fuggendo da Troia giunse nel Veneto e qui fondò Padova.
[2] I Penati di Troia, detti Idei dal monte Ida presso Troia.
[3] Poiché non parla con affettuosa devozione alle Grazie (a queste dee) chi dimentica la propria patria.
[4] Alle danze e agli inni in onore di Diana.
[5] Nettuno costruì le mura di Troia per il re Laomedonte che poi non gli dette la ricompensa pattuita (reo Laomedonte).
[6] Si riferisce ai ricchi commerci di uva passa prodotta dall’isola.
[7] Concede che siano ricchi (liberali) i campi coltivati (colti) di uva (Bacco):
[8] Perenni, sempreverdi.
Maria Luisa Torti
fonte: http://www.mlt.it/collegamenti/quarta/italian4/anal4/grazie.htm