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31 Agosto 2015L’ immigrazione in Europa, o emigrazione dai paesi africani e asiatici, è un fenomeno in costante crescita ed è causato principalmente dalle guerre (come per esempio quella in Siria) e dalle persecuzioni. Innanzitutto la parola migrazione è definita come trasferimento temporaneo o permanente di persone in un paese diverso da quello d’origine.
I paesi coinvolti in questa grande emigrazione appartengono all’Africa subsahariana come l’Eritrea, la Nigeria e lo Stato del Gambia, all’Africa sahariana come il Sudan e il Mali, o al Medio Oriente e all’Asia come la Siria, l’Afghanistan e il Pakistan.
Un altro motivo che spinge le persone ad emigrare è l’avanzata del terrorismo. I terroristi compiono ripetute stragi (inviando uomini armati o kamikaze nei territori confinanti a quelli conquistati) e devastano intere regioni per spaventare la gente. Il loro principale scopo è quello di indurre le persone con la paura a convertirsi all’Islam e al loro modo di pensare.
Per questi gravi problemi in patria moltissima gente decide di scappare in Europa pagando un prezzo elevatissimo per il viaggio e rischiando la vita. Per arrivare nel nostro continente i migranti sono obbligati a sbarcare nei paesi meridionali come l’Italia, la Grecia e la Spagna poiché sono le rotte più vicine. L’ intenzione di molti di loro è di raggiungere la propria famiglia nei paesi settentrionali, ma tanti desidererebbero raggiungere i paesi del Nord anche perché questi ultimi possono offrire maggiore disponibilità di posti di lavoro e non sono penalizzati dalla forte crisi economica come al Sud.
Quando i migranti arrivano nel nostro paese vengono accompagnati nei centri di accoglienza per essere identificati e trattenuti in attesa di un visto per andare nel Nord Europa oppure, se ne hanno i requisiti, di ottenere lo status di rifugiato.
Purtroppo i centri di accoglienza sono in condizioni pessime: mancano cibo, vestiario e oggetti per l’igiene personale, poiché il governo li aveva organizzati prevedendo meno persone di quelle che sono arrivate.
Ogni giorno giunge nell’Europa meridionale un numero talmente elevato di persone che i singoli paesi che li accolgono non riescono a far fronte all’intero problema. Per questo motivo è giusto che venga coinvolta in aiuto l’intera Europa e i costi per l’accoglienza suddivisi tra gli Stati.
Negli ultimi giorni in Germania si stanno diffondendo atteggiamenti razzisti contro i profughi: alcuni tedeschi hanno bruciato case destinate ai migranti. Anche l’Ungheria non è favorevole alla loro accoglienza e ha alzato un muro sul confine meridionale per evitare che entrino nel paese.
In ugual modo in Italia qualcuno è contrario alla presenza dei migranti. Sui giornali infatti mi capita di leggere di politici ostili all’accoglienza dei migranti e dicono ” prima gli italiani” . Penso che sia profondamente scorretto poiché i profughi sono persone come noi che, non per loro colpa, vivono in condizioni pessime e per di più rischiano la vita per raggiungere l’Europa. Inoltre trovo che la decisione di lasciare il proprio Paese sia già terribile di per sé, ma sono ancora più terribili i motivi che spingono questa povera gente a scappare. Ancora prima della partenza la situazione è già critica: infatti chiunque voglia emigrare deve pagare qualche migliaia di euro per un viaggio in condizioni disumane, senza igiene né privacy.
A complicare la situazione ci sono gli scafisti, dei criminali che approfittano delle necessità dei migranti di essere accompagnati nella traversata e addirittura abbandonano queste imbarcazioni di fortuna prima che esse raggiungano la riva. Gli scafisti, infatti, rischierebbero di essere arrestati se sbarcassero insieme ai profughi.
L’obiettivo dei profughi è l’integrazione, che è molto complicata quando i essi provengono da una cultura molto diversa dalla nostra.
Mi rendo conto che trovare una soluzione in tempi rapidi è difficile, ma la strada più giusta da percorrere è la collaborazione tra i governi europei. Solo cosi si potrà sperare di identificare una soluzione condivisa da tutti gli Stati e i profughi potranno beneficiare di una migliore accoglienza e distribuzione sul territorio.
Non dobbiamo dimenticarci che per secoli l’Italia è stata una terra di migranti verso le Americhe, quindi sarebbe giusto non disprezzare i profughi, persone non diverse dai nostri antenati.