L’eta’ di Pericle
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28 Dicembre 2019La guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) fu combattuta tra Atene e i suoi alletai, di fatto all’epoca un vero e proprio impero nel cuore della Grecia, noto come Lega di Delo, e la Lega del Peloponneso, guidata da Sparta.
Durante questo conflitto, la guerra greca si è evoluta da una forma di conflitto originariamente limitata, a lotte a tutto campo tra città-stato, con atrocità su larga scala.
Durante la prima fase, nota come guerra archidamiana, Sparta lanciò ripetute invasioni dell’Attica mentre Atene approfittò della sua supremazia navale per razziare la costa del Peloponneso.
Inizialmente la strategia di Atene, guidata da Pericle, era quella di evitare la battaglia aperta con gli opliti spartani più numerosi e meglio addestrati, e di affidarsi invece alla flotta navale superiore di Atene.
All’indomani di una devastante pestilenza, gli Ateniesi si rivoltarono contro la strategia difensiva di Pericle a favore di una più aggressiva che avrebbe portato la guerra direttamente a Sparta e ai suoi alleati.
La pace di Nicia fu firmata nel 421 aEV e concluse la prima fase della guerra. Il trattato fu tuttavia minato dai continui combattimenti e dagli appelli alla rivolta in tutto il Peloponneso.
La distruzione della flotta di Atene ad Aegospotami durante la guerra decelea pose effettivamente fine alla guerra del Peloponneso. Atene si arrese un anno dopo nel 404 a.C.