La malora di Beppe Fenoglio
28 Dicembre 2019Dal neolitico all’eta’ dei metalli
28 Dicembre 2019Per circa 2,5 milioni di anni, gli esseri umani hanno vissuto sulla Terra senza lasciare traccia scritta della loro vita, ma hanno lasciato altri tipi di resti e artefatti.
Le origini della Terra risalgono a 4,5 miliardi di anni fa, ma l’evoluzione umana conta solo per un piccolo frammento della sua storia. Il periodo preistorico, ovvero il periodo in cui esisteva la vita umana prima che i documenti documentassero l’attività umana, risale all’incirca da 2,5 milioni di anni fa al 1.200 a.C. È generalmente classificato in tre periodi archeologici: età della pietra, età del bronzo ed età del ferro.
Dall’invenzione degli strumenti realizzati per la caccia ai progressi nella produzione alimentare e nell’agricoltura fino ai primi esempi di arte e religione, questo enorme lasso di tempo – che terminò circa 3.200 anni fa (le date variano a seconda della regione) – fu un periodo di grande trasformazione. Ecco uno sguardo più da vicino:
L’età della pietra
Il Paleolitico
L’età della pietra è divisa in tre periodi: Paleolitico (o età della pietra antica), Mesolitico (o età della pietra media) e Neolitico (o età della pietra nuova), questa era è segnata dall’uso di strumenti da parte dei nostri primi antenati umani (che si sono evoluti intorno al 300.000 a.C. ) e l’eventuale trasformazione da una cultura di caccia e raccolta ad agricoltura e produzione alimentare. Durante questa era, i primi esseri umani condividevano il pianeta con un numero di parenti ominidi ormai estinti, tra cui Neanderthal e Denisoviani.
Nel periodo Paleolitico (da circa 2,5 milioni di anni fa al 10.000 a.C.), i primi esseri umani vivevano in caverne o semplici capanne o tepee ed erano cacciatori e raccoglitori. Usavano strumenti basilari in pietra e osso, nonché asce di pietra grezza, per cacciare uccelli e animali selvatici. Cucinavano le loro prede, inclusi mammut lanosi, cervi e bisonti, usando il fuoco controllato. Inoltre pescavano e raccoglievano bacche, frutta e noci.
Origini dell’uomo
Gli antichi esseri umani del Paleolitico furono anche i primi a lasciarsi alle spalle l’arte. Usavano combinazioni di minerali, ocre, farina di ossa bruciate e carbone mescolato ad acqua, sangue, grassi animali e linfa degli alberi per incidere esseri umani, animali e segni. Hanno anche scolpito piccole figurine da pietre, argilla, ossa e corna.
La fine di questo periodo segnò la fine dell’ultima era glaciale, che portò all’estinzione di molti grandi mammiferi, all’innalzamento del livello del mare e ai cambiamenti climatici che alla fine indussero l’uomo a migrare.
Periodo Mesolitico
Durante il periodo Mesolitico (dal 10.000 a.C. circa all’8.000 a.C.), gli esseri umani usavano piccoli strumenti di pietra, ora anche lucidati e talvolta realizzati con punte e attaccati a corna, ossa o legno per fungere da lance e frecce. Spesso vivevano nomadi in accampamenti vicino a fiumi e altri specchi d’acqua. Durante questo periodo fu introdotta l’agricoltura, che portò a insediamenti più permanenti nei villaggi.
Infine, durante il Neolitico (dall’8.000 a.C. al 3.000 a.C. circa), gli antichi esseri umani passarono dalla modalità cacciatore/raccoglitore all’agricoltura e alla produzione alimentare. Addomesticavano gli animali e coltivavano cereali. Usarono asce levigate e asce per arare e coltivare la terra e iniziarono a stabilirsi nelle pianure. Furono fatti progressi non solo negli strumenti ma anche nell’agricoltura, nell’edilizia domestica e nell’arte, compresa la ceramica, il cucito e la tessitura.
L’età del bronzo
Durante l’età del bronzo (dal 3.000 a.C. circa al 1.300 a.C.) furono compiuti progressi nella lavorazione dei metalli, quando fu scoperto il bronzo, una lega di rame e stagno. Ora utilizzato per armi e utensili, il metallo più duro ha sostituito i suoi predecessori in pietra e ha contribuito a innescare innovazioni tra cui l’aratro trainato da buoi e la ruota.
Questo periodo di tempo portò anche progressi nell’architettura e nell’arte, inclusa l’invenzione del tornio da vasaio, e dei tessuti: l’abbigliamento consisteva principalmente in articoli di lana come gonne, kilt, tuniche e mantelli. Le abitazioni domestiche si trasformarono nelle cosiddette case rotonde, costituite da un muro circolare di pietra con un tetto di paglia o di torba, completo di camino o focolare, e iniziarono a formarsi altri villaggi e città.
Anche il governo organizzato, la legge e la guerra, così come gli inizi della religione, entrarono in gioco durante l’età del bronzo, forse in particolare in relazione agli antichi egizi che costruirono le piramidi durante questo periodo. Anche i primi resoconti scritti, inclusi geroglifici egiziani e petroglifi (incisioni rupestri), sono datati a quest’epoca.
L’età del ferro
La scoperta di modi per riscaldare e forgiare il ferro diede il via all’età del ferro (dal 1.300 a.C. al 900 a.C. circa). All’epoca il metallo era considerato più prezioso dell’oro e il ferro battuto (che sarebbe stato sostituito dall’acciaio con l’avvento della fusione del ferro) era più facile da produrre rispetto al bronzo.
Insieme alla produzione di massa di strumenti e armi in ferro, l’epoca vide ulteriori progressi nell’architettura, con case di quattro stanze, alcune complete di stalle per gli animali, che si unirono a fortezze collinari più rudimentali, nonché palazzi reali, templi e altre strutture religiose. Si verificò anche la prima pianificazione urbana, con la costruzione di blocchi di case lungo strade asfaltate o acciottolate e la realizzazione di sistemi idrici.
L’agricoltura, l’arte e la religione divennero tutte più sofisticate e iniziarono ad emergere sistemi di scrittura e documentazione scritta, compresi gli alfabeti, inaugurando il primo periodo storico.
Audio Lezioni sulla Preistoria del prof. Gaudio