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28 Dicembre 2019Sant’Agostino
28 Dicembre 2019Italo Calvino è spesso descritto come uno “scrittore agile” per la leggerezza, la capacità di sintesi, e la versatilità con cui affronta temi complessi, creando opere che spaziano tra realtà e fantasia, mitologia e modernità.
Con “agilità” ci si riferisce al suo talento nell’esprimere concetti profondi con uno stile apparentemente semplice e lineare, e alla sua abilità nel passare da un genere all’altro senza perdere coerenza o profondità di pensiero.
1. La leggerezza come approccio stilistico e concettuale
Nelle sue celebri Lezioni americane, Calvino dedica un intero capitolo alla “leggerezza”, una delle qualità essenziali che, secondo lui, uno scrittore dovrebbe coltivare per rendere le proprie opere in grado di attraversare i secoli. La leggerezza di Calvino è tuttavia molto lontana dalla superficialità: è uno sforzo di sottrazione che mira a lasciare nell’opera solo l’essenziale, liberandola da appesantimenti e retorica, ma senza privarla di significato. I suoi personaggi, come il barone rampante Cosimo o il visconte dimezzato Medardo, sfidano la gravità, letteralmente e metaforicamente, mantenendo uno spirito libero da vincoli terreni.
2. L’agilità narrativa e la sperimentazione
Calvino è maestro nel muoversi tra i generi e le forme narrative. La sua carriera letteraria inizia con Il sentiero dei nidi di ragno, un romanzo realista di ispirazione neorealista sulla Resistenza, per poi passare a opere di fantasia pura e a romanzi sperimentali come Le città invisibili e Se una notte d’inverno un viaggiatore. In ogni passaggio, si nota la sua capacità di adattarsi, di creare narrazioni nuove, di rendere l’intreccio narrativo fluido e coinvolgente anche nei contesti più complessi. Quest’agilità è il frutto di una ricerca continua, che culmina in opere in cui Calvino esplora la natura stessa della narrazione, giocando con le possibilità della letteratura.
3. La tensione tra ordine e caos
Calvino esplora spesso temi vasti e complessi come il rapporto tra ordine e caos, il significato dell’esistenza, e la struttura della realtà, riuscendo a rendere accessibili al lettore questioni profondamente filosofiche. Le sue storie sono equilibrate tra elementi concreti e astratti, simboli che svelano mondi senza appesantire il testo. La leggerezza, come dice lo stesso Calvino, è un “planare sulle cose dall’alto” senza farle cadere. In Le città invisibili, ad esempio, l’autore utilizza la forma del dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan per esplorare temi universali, riuscendo a creare un’opera dal significato sempre cangiante.
4. La scrittura sintetica e visiva
Calvino ha uno stile visivo, ma al tempo stesso essenziale, fatto di immagini nitide e precise. Nei suoi racconti e romanzi, ogni parola è studiata per produrre un impatto immediato sul lettore. Questa sintesi dà al testo un’agilità che lo rende scorrevole e affascinante. La sua capacità di costruire mondi e scenari complessi con pochi tratti rende la lettura un’esperienza unica e spesso evocativa. La sua scrittura somiglia a un disegno minimalista, in cui pochi tratti essenziali riescono a evocare visioni precise e suggestive.
Conclusione
Italo Calvino è un “classico moderno” e uno “scrittore agile” perché riesce a conciliare complessità e accessibilità, forma e contenuto, reale e immaginario. La sua leggerezza non è mai banalità, ma una qualità che permette al lettore di sollevarsi e guardare la realtà da nuovi punti di vista. Calvino rimane un autore fondamentale per la letteratura italiana e internazionale, proprio grazie alla sua capacità di innovare senza mai rinunciare alla profondità.