Altri scritti letterari di Ugo Foscolo
28 Dicembre 2019Introduzione al carme Dei Sepolcri di Ugo Foscolo
28 Dicembre 2019Questi versi sono tratti dal Carme dei Sepolcri di Ugo Foscolo (1807), un poema che esplora la funzione dei sepolcri e il significato della memoria dei defunti per i vivi.
Foscolo, ispirato dalla legge napoleonica che imponeva la sepoltura fuori dalle città, riflette sulla necessità di conservare la memoria dei grandi uomini e sull’importanza delle tombe come mezzo per mantenere vivo il legame con il passato. Nella parte iniziale dei versi qui citati, Foscolo distingue chi lascia “eredità d’affetti” da chi non lo fa, ponendo l’accento sulla desolazione di una tomba non amata né visitata. Segue poi il riferimento al poeta Parini, sepolto senza onori, come simbolo della triste condizione dell’artista abbandonato in una società che ne ignora il valore.
Testo e parafrasi
Testo Sol chi non lascia eredità d’affetti Pur nuova legge impone oggi i sepolcri |
Parafrasi:
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Analisi e figure retoriche
- Sol chi non lascia eredità d’affetti: L’incipit è enfatico e lapidario, con un tono assertivo che dà forza all’affermazione. “Eredità d’affetti” esprime in modo denso l’idea di lasciare un legame sentimentale come retaggio dopo la morte.
- Poca gioja ha dell’urna: Foscolo introduce un’immagine visiva dell’urna funebre, associata a chi non ha eredità affettiva. La mancanza di “gioia” sottolinea la solitudine del defunto dimenticato.
- Errar vede il suo spirto / Fra ’l compianto de’ templi Acherontei: L’erranza dell’anima richiama la mitologia greca e latina, in cui le anime dei defunti vagano negli inferi. “Templi Acherontei” è una perifrasi che indica l’Acheronte, fiume dell’Ade, e simboleggia un luogo di dolore.
- Lascia alle ortiche di deserta gleba: Qui l’ortica e la terra deserta rappresentano l’abbandono e l’oblio. La natura diventa ostile, senza fiori o conforto, un rifugio sterile per chi muore senza lasciare affetti.
- Pur nuova legge impone oggi i sepolcri / Fuor de’ guardi pietosi: La nuova legge napoleonica impone la sepoltura fuori dalle città, lontano dagli sguardi e dagli affetti, impedendo il rapporto diretto con la tomba.
- Senza tomba giace il tuo Sacerdote, o Talia: Il termine “sacerdote” è un’analogia per Parini, poeta dedicato alle Muse, e Talia rappresenta la Musa della poesia. La figura del sacerdote è evocativa e nobilita la figura dell’artista.
- Con lungo amore, e t’appendea corone: L’espressione “con lungo amore” sottolinea la dedizione di Parini verso l’arte, mentre “t’appendea corone” è una metafora che esprime la celebrazione delle Muse attraverso i versi poetici.
- Il Lombardo pungean Sardanapalo: Sardanapalo è una figura dell’antichità simbolo di mollezza e decadenza. Foscolo la usa per criticare la società lombarda (e i suoi potenti) che vive negli ozi, ignorando il valore della poesia.
- Non sento / Spirar l’ambrosia, indizio del tuo Nume: Ambrosia richiama l’immortalità e la divinità delle Muse. Foscolo, nel ricordare Parini, si accorge che manca il “profumo” della Musa, segno di una società che ha perduto il contatto con l’arte.
- Perchè non copre, o Dea, l’urna del vecchio: Foscolo evoca il tiglio sotto il quale Parini trovava conforto in vita, ora piegato in un dolore simbolico. La natura riflette l’assenza e la tristezza per la mancanza di rispetto verso il poeta.
Commento finale
Questi versi del Carme dei Sepolcri sviluppano il tema della memoria dei defunti e della dignità dell’arte. Foscolo riflette amaramente su una società che priva i morti di un luogo di sepoltura onorato e dell’affetto dei vivi, escludendo il poeta dal ruolo di guida culturale. Parini, qui ricordato come “sacerdote di Talia”, diventa emblema dell’artista dimenticato, la cui poesia è priva di riconoscimento.
Foscolo critica duramente l’epoca in cui vive, priva del giusto rispetto per i grandi uomini, e il valore della poesia, che ha la capacità di rendere eterni e degni di memoria i defunti, elevandoli al di sopra dell’oblio.