Ortis e Parini a Milano di Ugo Foscolo
28 Dicembre 2019“Del Principe e delle lettere”. Alfieri saggista
28 Dicembre 2019Vittorio Alfieri, nato ad Asti nel 1749, è una figura cardine della letteratura italiana del Settecento. La sua vita, intensa e travagliata, è strettamente legata alla sua produzione letteraria, che lo colloca tra i precursori del Romanticismo.
Una giovinezza inquieta e viaggiatrice
Alfieri, appartenente alla nobiltà piemontese, riceve un’educazione aristocratica ma si rivela presto un animo inquieto e ribelle. Dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Torino, intraprende numerosi viaggi in Europa, alla ricerca di se stesso e di un senso alla vita. Questi viaggi, più che un semplice “Grand Tour”, sono per lui un’occasione per evadere da una realtà che lo soffoca e per maturare una profonda insofferenza verso le istituzioni e i costumi della sua classe sociale.
La scoperta della vocazione letteraria
È durante i suoi viaggi che Alfieri scopre la sua vera vocazione: la scrittura. Inizialmente scrive in francese, ma ben presto si rende conto dell’importanza della lingua italiana per esprimere i suoi sentimenti e le sue idee. A partire dagli anni Settanta del Settecento, si dedica con passione alla composizione di tragedie, che diventeranno la sua opera più importante.
Le tragedie alfieriane: un grido di libertà
Le tragedie di Alfieri sono caratterizzate da:
- Temi: Libertà, patria, eroismo, tirannia. Alfieri è un appassionato sostenitore della libertà individuale e nazionale, e nelle sue tragedie celebra gli eroi che lottano per la propria indipendenza.
- Stile: Linguaggio semplice e diretto, versi sciolti, personaggi forti e passionali.
- Influenze: Alfieri si ispira ai tragediografi greci (Eschilo, Sofocle) e ai drammaturghi francesi (Corneille, Racine), ma li rielabora in chiave personale, dando vita a un teatro fortemente innovativo.
Alcune delle sue tragedie più famose sono:
- Saul: Tragedia che narra la storia del re d’Israele, afflitto da un profondo senso di colpa e dalla gelosia per Davide.
- Mirra: Tragedia incentrata sul tema dell’incesto e della vendetta.
- Ottavia: Tragedia che narra la storia della sorella di Nerone, vittima della crudeltà dell’imperatore romano.
L’impegno politico e civile
Alfieri non è solo un grande poeta, ma anche un pensatore politico. Nelle sue opere, esprime un profondo odio per la tirannia e un grande amore per la patria. Le sue tragedie diventano così un vero e proprio manifesto politico, che ispirerà le generazioni future a lottare per l’indipendenza dell’Italia.
Le idee politiche di Alfieri e il suo rapporto con il Risorgimento
- Un anticipatore del Risorgimento: Alfieri, con le sue tragedie e i suoi scritti politici, si configura come uno dei precursori del Risorgimento italiano. La sua esaltazione della libertà individuale e nazionale, il suo odio per la tirannia e la sua difesa dei valori repubblicani lo rendono un punto di riferimento per le generazioni che lotteranno per l’unità d’Italia.
- Il concetto di patria: Nella sua opera, la patria è un ideale a cui sacrificare tutto. Alfieri conia il termine “patria” con un significato nuovo, legato ai concetti di libertà, giustizia e unità nazionale.
- L’influenza sul pensiero risorgimentale: Le idee di Alfieri saranno riprese e sviluppate dai maggiori esponenti del Risorgimento, come Mazzini e Garibaldi, che vedranno nelle sue tragedie un modello di comportamento e un’ispirazione per la lotta per l’indipendenza.
L’influenza dei viaggi sulla formazione e sulla scrittura di Alfieri
- La scoperta di sé: I viaggi in Europa rappresentano per Alfieri un’esperienza fondamentale per la sua formazione. Lontano dalla corte e dalle convenzioni sociali, il poeta può riflettere sulla propria identità e sulla propria vocazione.
- L’ispirazione artistica: I luoghi visitati, le persone incontrate, le culture diverse sono una fonte inesauribile di ispirazione per la sua scrittura. I viaggi lo mettono a contatto con realtà diverse, ampliando i suoi orizzonti e stimolando la sua creatività.
- La critica alle istituzioni: I viaggi gli permettono di osservare da vicino le diverse forme di governo e le diverse società, rafforzando in lui il desiderio di una società più giusta e libera.
Il confronto con altri autori del suo tempo (Parini, Foscolo)
- Parini: Sia Alfieri che Parini sono critici nei confronti della società del loro tempo, ma adottano strategie comunicative diverse. Parini utilizza l’ironia e la satira per denunciare i vizi dell’aristocrazia, mentre Alfieri preferisce uno stile più tragico e appassionato.
- Foscolo: Foscolo, come Alfieri, è un poeta dell’età neoclassica, ma il suo pensiero è più complesso e sfumato. Mentre Alfieri è un ottimista convinto, Foscolo è tormentato da un profondo pessimismo e da una nostalgia per il passato.
L’eredità di Alfieri
Vittorio Alfieri è considerato uno dei padri della letteratura italiana moderna. La sua opera ha influenzato generazioni di scrittori e ha contribuito a formare la coscienza nazionale italiana. Alfieri è stato un rivoluzionario non solo in campo letterario, ma anche politico e civile.