Apuleio
28 Dicembre 2019Le novelle per un anno e Il treno ha fischiato di Luigi Pirandello
28 Dicembre 2019Giuseppe Parini (1729-1799) è uno dei più importanti poeti e letterati del Settecento italiano, esponente dell’Illuminismo e precursore del Neoclassicismo.
La sua opera principale, “Il Giorno”, è un poema satirico che riflette criticamente sulla nobiltà del suo tempo e sull’immobilità sociale della sua epoca.
Vita
Nato a Bosisio, in Brianza, Giuseppe Parini proveniva da una famiglia modesta. Ricevette un’istruzione classica grazie alla protezione di alcuni parenti e benefattori. Nel 1754 fu ordinato sacerdote, una scelta in parte dettata dalla necessità economica, pur non avendo una forte vocazione religiosa.
Nel 1752 si trasferì a Milano, città in cui trascorse la maggior parte della sua vita e dove entrò in contatto con i circoli intellettuali illuministi. Lavorò come precettore presso alcune famiglie nobili, esperienza che sarà fondamentale per la composizione della sua opera satirica più famosa, “Il Giorno”.
Nonostante le difficoltà economiche e le condizioni di salute precarie, Parini fu una figura di spicco nella Milano illuminista. Oltre all’attività poetica, Parini fu anche giornalista e svolse un ruolo rilevante nella vita pubblica della città, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di insegnante di eloquenza presso le Scuole Palatine e membro dell’Accademia dei Trasformati.
Morì a Milano nel 1799, pochi mesi dopo l’occupazione della città da parte delle truppe napoleoniche.
Opere principali
- Il Giorno: Il capolavoro di Parini è composto da quattro parti: Il Mattino, Il Mezzogiorno, Il Vespro e La Notte (le ultime due rimaste incompiute). Il poema descrive, con sottile ironia, la giornata tipica di un giovane aristocratico dell’epoca, mettendo in luce l’inutilità e la vacuità della vita nobiliare, dedita soltanto a piaceri superficiali e privi di scopo morale o sociale. Lo stile è formalmente elevato, con chiari richiami alla tradizione classica, ma il contenuto è satirico e critico nei confronti della decadenza morale dell’aristocrazia.
- Le Odi: Parini compose anche diverse Odi, poesie liriche in cui esprime ideali morali e civili, spesso con un tono più austero e meditativo rispetto alla satira del Giorno. Le Odi affrontano temi di valore civico e di riflessione sull’importanza della virtù e del dovere sociale. Tra le più celebri ricordiamo “La caduta” e “La salubrità dell’aria”.
- Dialogo sopra la nobiltà: Un’opera in prosa, in cui Parini espone con chiarezza le sue critiche nei confronti della nobiltà decadente e la sua visione morale di una società basata sul merito, non sui privilegi di nascita.
La Poetica
La poetica di Parini si inserisce nel contesto dell’Illuminismo, che esaltava la ragione, la moralità e l’impegno civile. Parini cercava di combattere l’ozio e la corruzione morale della nobiltà attraverso la denuncia e la satira, mantenendo al contempo uno stile elevato e formale, mutuato dalla tradizione classica.
- Satira e moralità: Parini, pur utilizzando uno stile alto e nobile, lo impiega per deridere la vanità e l’inutilità della vita aristocratica. Nei suoi versi emerge una forte componente morale: la nobiltà non è più vista come classe privilegiata per diritto divino, ma deve dimostrare di essere utile alla società attraverso il proprio comportamento. La sua satira è spesso sottile e velata, e colpisce soprattutto l’ozio e il parassitismo dell’aristocrazia.
- Il poeta-cittadino: Parini incarnava l’ideale del poeta civile, impegnato nella sua epoca a migliorare la società attraverso l’arte. La poesia per lui non è solo uno strumento estetico, ma anche un mezzo per promuovere la virtù e il senso del dovere.
- L’ideale neoclassico: Parini segue i modelli classici sia per quanto riguarda lo stile, raffinato e solenne, sia per il contenuto morale. Per lui, l’arte ha una funzione educativa e il poeta deve rappresentare un modello di virtù. Tuttavia, a differenza del neoclassicismo successivo, che esaltava l’eroismo e il ritorno ai grandi modelli del passato, la sua arte è permeata di una sottile ironia che denuncia la decadenza della nobiltà.
Temi
- Critica sociale: Parini condanna la superficialità e l’inutilità della nobiltà, accusata di dedicarsi solo a piaceri frivoli e di ignorare i doveri civici e morali. L’autore sottolinea l’importanza del lavoro e del merito, contrapponendo l’operosità alla pigrizia della classe aristocratica.
- L’educazione: Parini vedeva nell’educazione uno strumento fondamentale per migliorare la società. Spesso il precettore è rappresentato come una figura che tenta, invano, di migliorare il giovane aristocratico, ma si scontra con l’indolenza e la corruzione della classe privilegiata.
- Moralità e virtù: L’autore esalta le virtù come il sacrificio, la dedizione, l’umiltà, contrapponendole ai vizi della nobiltà. La virtù è per Parini l’unico vero segno di nobiltà, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.
Conclusione
Giuseppe Parini è stato una figura di transizione tra il classicismo e il romanticismo italiano. La sua satira morale, il suo impegno civico e il suo stile elegante ma tagliente hanno influenzato la letteratura italiana successiva. “Il Giorno” rimane la sua opera più nota, una rappresentazione brillante e amara di un’epoca al tramonto e una critica senza sconti alla decadenza morale e intellettuale della nobiltà del suo tempo.