Introduzione alle Odi, lettura e commento dell’ode La caduta di Giuseppe Par…
28 Dicembre 2019Contro la pena di morte di Cesare Beccaria
28 Dicembre 2019Il Giorno si articola in tre parti: il Mattino, il Mezzogiorno, e la Sera divisa in Vespero e Notte. È un poema in endecasillabi sciolti. Vuole rappresentare satiricamente la nobiltà del tempo.
Descrive la giornata del “giovin signore” della nobiltà milanese
L’autore, suo precettore, vuole insegnargli come riempire piacevolmente i vari momenti della giornata, vincendo la noia che lo affligge
Osserva la sua realtà al microscopio, in un tempo limitato (fra il risveglio e il tramonto) e in uno spazio chiuso (la stanza, la sala da pranzo, la carrozza)
Il tono è ironico, cioè finge di approvare e condividere quello che in realtà vuole criticare aspramente:
Parti de Il Giorno:
- Il Mattino: il nobile si sveglia a tarda mattina dopo una notte di bagordi, e, dopo una toeletta lunga e laboriosa (non pulito ma bello), si reca a trovare la sua dama come ogni cavalier servente
- Il Mezzogiorno: a pranzo dalla dama con una folla di persone nobili ma volgari e in tintinnio di oggetti preziosi
- Il Vespero: la passeggiata sul corso, luogo di pettegolezzi ed unica concessione ad uno spazio aperto
- La Notte: la visita ad amici malati, occasione per criticare e non per confortare.
Caratteritiche de Il Giorno:
usa termini iperbolici per celebrare il vuoto dell’aristocrazia
paragona i nobili a semidei quando compiono i gesti più banali, come sbadigliare o bere una tazzina di caffè
all’ozio frivolo dei nobili contrappone l’operosità dei contadini e degli artigiani, che si dedicano ad attività utili alla loro famiglia e a tutta la comunità
i plebei sono travolti dalle ruote della carrozza lanciata a folle corsa
il servo è licenziato per aver dato un calcio alla cagnetta che l’aveva morso e dovrà chiedere l’elemosina
i mendicanti affamati si accalcano intorno al palazzo patrizio per annusare almeno l’odore dei cibi
la nobiltà si preoccupa solo della sua vita futile ed oziosa, ed ignora i drammi del mondo vero, attivo ed operoso ma maltrattato ingiustamente
IL VESPRO E LA NOTTE
VESPRO (517 VERSI PERVENUTI)
Il precettore accompagna un giovin signore e la sua dama in visita ad un amico malato e ad un’amica che ha appena avuto un attacco di nervi, suscitando tra i nobili infiniti pettegolezzi.
Polemica antinobiliare più tenue;
Condanna di una classe oziosa e improduttiva;
Scomparsa della volontà pedagogica;
Descrizione delle attività degli aristocratici;
Il senso dell’inarrestabile declinare dell’età;