Introduzione alla lettura della novella La giara di Luigi Pirandello
28 Dicembre 2019La giara di Luigi Pirandello
28 Dicembre 2019“Una voce” è una delle novelle di Luigi Pirandello, scritta nel 1914 e inclusa nella raccolta “Novelle per un anno”.
Come molte altre opere pirandelliane, questo racconto affronta i temi dell’alienazione, della percezione distorta della realtà e della frammentazione dell’identità, che sono centrali nella poetica dell’autore.
Trama
La vicenda ruota attorno a Marta Ajala, una donna che vive un momento di crisi profonda. Marta, sposata a un uomo che non ama, si trova improvvisamente di fronte alla rottura dell’equilibrio della sua esistenza quando, una notte, una voce misteriosa la chiama, come se provenisse da un altro mondo. Marta inizia a riflettere sul significato di quella voce, che interpreta come una manifestazione della sua coscienza, un richiamo alla sua autenticità che è stata soffocata dai compromessi e dalle convenzioni della vita quotidiana.
La vita di Marta è intrappolata in una serie di aspettative sociali e obblighi familiari, ma quella voce diventa per lei una rivelazione interiore, che la spinge a mettere in discussione la sua esistenza e i ruoli che ha accettato passivamente. La “voce” si rivela essere un’espressione del suo bisogno di libertà, del desiderio di uscire da una realtà soffocante e artificiale per riconquistare il controllo su se stessa e sulla propria vita.
Tuttavia, nel contesto della novella, il confine tra realtà e immaginazione è volutamente ambiguo. Pirandello non chiarisce mai del tutto se quella voce sia reale o solo frutto della mente di Marta, lasciando al lettore la possibilità di interpretare la vicenda come un’ulteriore esplorazione della soggettività della percezione e dell’instabilità dell’identità.
Temi principali
- La crisi dell’identità: Come in molte opere pirandelliane, anche in “Una voce” troviamo una riflessione sulla frammentazione dell’identità. Marta non è più certa di chi sia davvero, intrappolata tra il ruolo di moglie e donna rispettabile e un desiderio profondo di autenticità che sente di aver perduto. La voce misteriosa è il segnale di questa crisi, che mette in luce il contrasto tra il suo essere interiore e il suo apparire sociale.
- La ricerca di libertà: Marta, come molti altri personaggi pirandelliani, avverte il bisogno di sfuggire alle convenzioni sociali che la tengono prigioniera. La sua vita è regolata da un insieme di doveri e norme che le impediscono di vivere in modo autentico. La “voce” rappresenta il suo desiderio di liberarsi da queste costrizioni e di trovare una via d’uscita dalla prigione esistenziale in cui è rinchiusa.
- Il relativismo della verità: Pirandello sviluppa anche in questa novella il tema della soggettività della verità. La voce che sente Marta potrebbe essere un’allucinazione, un prodotto della sua mente o un simbolo del suo conflitto interiore. In ogni caso, la verità della situazione resta ambigua, e Pirandello non fornisce una spiegazione definitiva. Questa ambiguità riflette la visione pirandelliana secondo cui non esiste una verità assoluta, ma solo interpretazioni soggettive della realtà.
- La solitudine e l’incomunicabilità: Marta vive una condizione di isolamento emotivo. Non può condividere la sua esperienza con nessuno e non trova una via per comunicare il suo dolore. La voce che sente è l’unica forma di contatto che sembra risvegliare in lei un senso di comprensione, ma allo stesso tempo è qualcosa che la allontana ulteriormente dal mondo reale.
Il significato della “voce”
La “voce” nella novella può essere interpretata in molti modi. Da una parte, può essere vista come una proiezione della coscienza di Marta, il suo desiderio represso di vivere una vita autentica, senza compromessi. Dall’altra, potrebbe rappresentare il richiamo della follia, il segno che Marta è sull’orlo di una rottura psichica a causa dell’isolamento emotivo e della frustrazione esistenziale.
La voce diventa così un simbolo pirandelliano di quella dimensione nascosta e inaccessibile della psiche umana, che spesso non riesce a trovare una via di espressione nella vita quotidiana. Questo tema richiama molte altre opere pirandelliane, in cui i personaggi cercano di dare voce alle proprie angosce interiori, ma si trovano prigionieri di forme sociali che impediscono loro di vivere pienamente.
Conclusione
“Una voce” è una novella tipicamente pirandelliana, in cui si mescolano realtà e immaginazione, crisi esistenziale e ambiguità della verità. Attraverso il personaggio di Marta, Pirandello esplora la complessità dell’identità umana e il desiderio di libertà che si scontra con le regole e le aspettative della società. La voce che chiama Marta rappresenta la frammentazione dell’io e il suo tentativo di trovare una via d’uscita da una vita insoddisfacente, ma anche l’impossibilità di raggiungere una piena liberazione.
Con la sua tipica ironia amara, Pirandello mostra come la vita sia un continuo gioco di maschere e ruoli, e come ogni tentativo di rompere queste maschere conduca inevitabilmente a una crisi ancora più profonda.