Canto trentesimo del Purgatorio vv. 1-54
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28 Dicembre 2019L’Umanesimo è un movimento culturale e intellettuale che fiorisce nel XV secolo in Italia e si diffonde in tutta Europa.
Al centro dell’Umanesimo vi è la riscoperta degli antichi classici greci e latini, il cui studio si pone come mezzo per comprendere e valorizzare la condizione umana. Gli umanisti esaltano la dignità e la capacità creativa dell’uomo, rifiutando la visione medievale dell’esistenza come attesa della vita ultraterrena. Il pensiero umanistico si estende alla filosofia, alle arti, alla letteratura e alle scienze, influenzando profondamente il Rinascimento.
Caratteristiche principali dell’Umanesimo:
- Centralità dell’uomo: Al centro dell’attenzione c’è l’essere umano, visto non più come subordinato a Dio, ma come protagonista del mondo.
- Valorizzazione dell’antichità classica: L’Umanesimo si propone di riscoprire e studiare le opere dell’antica Grecia e di Roma, in quanto fonte di saggezza.
- Rifiuto del dogmatismo medievale: L’Umanesimo si distanzia dal pensiero medievale, privilegiando una ricerca razionale e laica della verità.
- Educazione: Si promuove un’educazione che sviluppi le qualità individuali attraverso lo studio delle “humanae litterae”, come letteratura, filosofia e arte.
- Innovazioni linguistiche e letterarie: Gli umanisti ritornano al latino classico e introducono il volgare come lingua letteraria, influenzando profondamente lo sviluppo della letteratura nazionale in Europa.
Impatto
L’Umanesimo trasforma profondamente il panorama culturale e intellettuale europeo, aprendo la strada alla Riforma, al Rinascimento e alle grandi scoperte scientifiche e geografiche. Autori come Petrarca, Lorenzo Valla, Erasmo da Rotterdam e Leon Battista Alberti ne sono illustri rappresentanti. L’Umanesimo contribuisce a creare un’immagine positiva dell’uomo, consapevole delle sue potenzialità e del valore della conoscenza.