Canto trentesimo del Purgatorio vv. 1-54
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28 Dicembre 2019L’isola di Ogigia, la dimora della ninfa Calipso, è un luogo chiave nell’epica greca, in particolare nell’Odissea di Omero.
Si tratta di un’isola mitica, lontana e inaccessibile, dove Odisseo (Ulisse) trascorre diversi anni prigioniero del desiderio della ninfa, prima di poter riprendere il suo viaggio verso Itaca. La figura di Calipso e il soggiorno di Odisseo a Ogigia rappresentano uno dei momenti più complessi e profondi del poema omerico, sia dal punto di vista simbolico che narrativo.
L’isola di Ogigia
Ogigia è descritta come un’isola paradisiaca, immersa nella natura rigogliosa e incantata. È lontana dal mondo degli uomini, coperta da foreste lussureggianti e circondata da un mare calmo, un rifugio di pace che tuttavia cela una prigione dorata per chi vi rimane bloccato.
Secondo il mito, Ogigia si trova in una posizione remota nell’oceano, oltre i confini della conoscenza umana. È un’isola lontana dalla civiltà e inaccessibile, un luogo simbolico di esilio e isolamento. Quando Odisseo vi naufraga, viene trattenuto dalla ninfa Calipso per sette anni. L’isola diventa così una prigione, nonostante la sua bellezza, poiché Odisseo desidera solo tornare a Itaca, alla sua vita e alla sua famiglia.
Calipso: la dea dell’oblio
Calipso, il cui nome in greco significa “colei che nasconde”, è una figura divina e ambigua. È una ninfa bellissima e immortale, ma anche possessiva e solitaria. Vive su Ogigia, lontana dal mondo degli uomini e degli dèi, incarnando l’eterno e l’infinito, il tempo che non scorre. Quando Odisseo naufraga sull’isola, Calipso lo salva e si innamora di lui, offrendogli un’esistenza serena e l’immortalità, se solo accetterà di rimanere con lei per sempre.
Calipso rappresenta un’opzione di fuga per Odisseo: un luogo dove potrebbe dimenticare i suoi doveri e godere di una vita senza dolore, sofferenza o morte. Tuttavia, la sua proposta è, allo stesso tempo, una trappola: l’immortalità e il piacere eterno implicano anche l’oblio e l’abbandono del proprio destino. Odisseo, se avesse accettato, avrebbe perso la sua identità e il suo desiderio di tornare a casa.
Odisseo e il rifiuto dell’oblio
Per Odisseo, Ogigia rappresenta un’attrazione insidiosa: la bellezza dell’isola, l’amore di Calipso, l’offerta dell’immortalità e dell’eterna giovinezza sono potenti tentazioni. Tuttavia, egli non cede. Nonostante i sette anni trascorsi sull’isola, la sua nostalgia per Itaca, per Penelope e per il suo figlio Telemaco, non si affievolisce mai. Odisseo vuole tornare alla sua vita mortale, con tutto ciò che essa comporta: dolore, invecchiamento e morte.
Il soggiorno a Ogigia simboleggia quindi il confronto di Odisseo con l’immobilità e l’oblio. Invece di accettare la vita comoda e senza fine che Calipso gli offre, egli sceglie la lotta per la sua casa e il ritorno al suo destino mortale. È il simbolo della fuga dall’immortalità e dall’isolamento divino, in favore della vita umana e del compimento dei propri doveri.
L’intervento degli dèi
La prigionia di Odisseo su Ogigia si conclude con l’intervento di Atena e degli altri dèi. Atena, che è sempre stata protettrice di Odisseo, intercede presso Zeus per permettere all’eroe di lasciare l’isola. Zeus manda Ermes a Ogigia per ordinare a Calipso di lasciare libero Odisseo. La ninfa, sebbene riluttante e ferita, non può opporsi al volere degli dèi, e quindi aiuta Odisseo a costruire una zattera per riprendere il mare.
Questo intervento divino è cruciale: Odisseo, pur dotato di astuzia e forza, non può liberarsi da solo dalla prigionia dorata di Calipso. Solo grazie agli dèi, Odisseo riesce a riprendere il viaggio verso Itaca, riaffermando così il tema della volontà divina che guida il destino degli uomini.
Simbolismo
Il mito di Calipso e Odisseo è carico di simbolismo:
- Ogigia rappresenta la tentazione dell’immobilità e dell’oblio, un mondo sospeso fuori dal tempo, dove il passato e il futuro sono cancellati.
- Calipso simboleggia il desiderio eterno e l’offerta di un piacere senza fine, ma anche il rischio di abbandonare la propria identità e i propri doveri.
- Odisseo incarna l’eroe umano che, pur di tornare alla vita mortale e imperfetta, è disposto a rifiutare l’immortalità e l’oblio. La sua volontà di tornare a Itaca rappresenta il legame con la realtà e con le responsabilità umane, in opposizione al fascino di un’esistenza divina, ma priva di significato.
Conclusione
L’episodio di Ogigia e Calipso nell’Odissea è fondamentale per comprendere la figura di Odisseo come eroe non solo dell’astuzia, ma anche della resistenza morale. Nonostante l’attrazione dell’immortalità e dell’amore divino, egli rimane fedele a se stesso e al suo destino, riaffermando la centralità della condizione umana, fatta di sofferenza, lotta e mortalità. L’isola di Ogigia è il simbolo di una prova spirituale, in cui Odisseo deve scegliere tra l’immortalità statica e il ritorno alla sua vita di mortale.