Masetto da Lamporecchio. Decameron, III, 1
28 Dicembre 2019I pastori di Gabriele D’Annunzio
28 Dicembre 2019L’opera è strutturata come una critica a una serie di tesi espresse dall’astronomo gesuita Orazio Grassi, e rappresenta una delle pietre miliari del metodo scientifico moderno. Galileo vi articola una difesa della scienza sperimentale contro la filosofia aristotelico-scolastica, basata su testimonianze e autorità più che su prove empiriche.
Testimonianze altrui ed esperienze personali
Uno degli aspetti centrali che emerge nel Saggiatore è la distinzione tra le testimonianze altrui e le esperienze personali come fonti di conoscenza. Galileo sostiene con forza che le esperienze dirette e l’osservazione sperimentale devono avere la priorità rispetto alla pura autorità o alla tradizione.
1. Critica alle testimonianze altrui:
Galileo critica l’abitudine degli scienziati del suo tempo di affidarsi a testi antichi e all’autorità dei filosofi come Aristotele senza verificare di persona le affermazioni. Questo atteggiamento è ben rappresentato dalla sua affermazione famosa nel Saggiatore:
“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.”
Galileo sfida apertamente il sistema di conoscenza tradizionale basato sull’accettazione incondizionata di ciò che è scritto, sottolineando invece la necessità di basare la conoscenza su osservazione ed esperimento. Le testimonianze altrui, in particolare quelle provenienti da autori classici, non possono essere considerate infallibili, soprattutto quando la realtà osservabile contraddice quanto scritto.
2. Valore delle esperienze personali:
Galileo insiste sul fatto che la scienza debba basarsi sull’esperienza diretta e sulla verifica sperimentale. Il suo approccio si fonda sulla convinzione che il metodo empirico sia il modo più sicuro per conoscere la realtà naturale. Questo si traduce nella sua famosa difesa del metodo sperimentale:
“Le sensate esperienze e le necessarie dimostrazioni sono quelle maestre che bisogna seguire nelle investigazioni della natura.”
L’esperienza diretta ha un valore insostituibile nel processo di conoscenza. Galileo invita i suoi contemporanei a osservare il mondo con i propri occhi, a mettere in discussione le autorità e a non fidarsi ciecamente delle nozioni tramandate. Lo scienziato deve verificare le proprie ipotesi attraverso esperimenti replicabili, che possano essere compresi e giudicati da chiunque li ripeta.
3. Esempio concreto: la natura della cometa:
Un esempio significativo di questo approccio nel Saggiatore è il dibattito sulla cometa del 1618, che è uno dei temi principali dell’opera. Orazio Grassi aveva proposto un’interpretazione errata del fenomeno delle comete, basandosi in parte su tradizioni aristoteliche. Galileo contesta l’interpretazione di Grassi, ma non solo attraverso argomentazioni teoriche, bensì attraverso l’uso di osservazioni e deduzioni empiriche. Dimostra che la cometa non è un corpo solido tra le sfere celesti, come ritenevano i tradizionali aristotelici, ma un fenomeno ottico atmosferico. Qui, Galileo oppone l’evidenza diretta alle spiegazioni teoriche basate su autorità e antiche testimonianze non verificate.
4. Il linguaggio della matematica e l’esperienza sensibile:
Un altro tema centrale nel Saggiatore è l’affermazione che l’universo sia scritto in un “linguaggio matematico”. Questo concetto riflette l’idea che la realtà non possa essere compresa appieno attraverso testimonianze altrui o interpretazioni filosofiche astratte, ma solo mediante una descrizione quantitativa e precisa che si fondi su osservazioni verificabili:
“L’Universo è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola.”
Questa visione enfatizza ulteriormente l’importanza delle esperienze personali: il linguaggio dell’universo può essere compreso solo attraverso uno studio rigoroso dei fenomeni naturali, non attraverso la semplice lettura di antichi testi o testimonianze tradizionali.
Conclusione
Nel Saggiatore, Galileo propone una rottura con il passato, mettendo in discussione la pratica di affidarsi ciecamente alle autorità e alle testimonianze altrui. Egli esalta il metodo scientifico fondato su esperienze dirette e verificabili, sostenendo che l’unico modo per comprendere veramente la natura è osservare il mondo con attenzione, misurare, sperimentare e fare uso della matematica per descrivere i fenomeni naturali. Le esperienze personali, dunque, devono avere la priorità su qualsiasi testimonianza altrui non supportata da prove concrete e replicabili.