In principio era Dylan
28 Dicembre 2019Purgatorio XXI vv. 130-136 e XXIV vv. 1-51
28 Dicembre 2019Le opere di Cicerone (Marcus Tullius Cicero, 106-43 a.C.) rappresentano uno dei più grandi contributi alla letteratura latina, spaziando dalla retorica alla filosofia, dalla politica alla corrispondenza privata.
Considerato uno dei più grandi oratori della storia romana e uno dei fondatori della prosa latina, Cicerone si distinse per la sua capacità di combinare eleganza stilistica e profondità di contenuto. Le sue opere possono essere suddivise in quattro categorie principali: oratorie, filosofiche, politiche e epistolari.
1. Opere oratorie
Cicerone fu un maestro dell’oratoria, e molti dei suoi discorsi sono stati tramandati integralmente o in parte. Queste opere oratorie furono pronunciate in contesti giudiziari o politici e miravano a difendere o accusare individui, ma anche a commentare eventi di grande importanza politica. Tra i discorsi più famosi troviamo:
- Le Catilinarie (63 a.C.): una serie di quattro orazioni contro Lucio Sergio Catilina, accusato di cospirare contro la Repubblica romana. Questi discorsi, pronunciati in Senato e davanti al popolo, furono decisivi per smascherare la congiura di Catilina.
- Le Verrine (70 a.C.): un ciclo di discorsi contro Gaio Verre, governatore della Sicilia, accusato di corruzione e mala amministrazione. Anche se Verre scelse l’esilio prima della fine del processo, i discorsi di Cicerone rappresentano un esempio di eloquenza giudiziaria.
- Le Filippiche (44-43 a.C.): una serie di quattordici orazioni contro Marco Antonio, pronunciate dopo la morte di Giulio Cesare. Cicerone si scagliò contro Antonio, difendendo l’idea repubblicana contro la minaccia di una nuova dittatura.
Cicerone considerava l’oratoria uno strumento fondamentale per la vita pubblica, perciò, oltre ai discorsi, scrisse anche trattati teorici sull’arte retorica:
- “De Oratore” (55 a.C.): dialogo in tre libri che esplora le qualità del perfetto oratore, confrontando retorica, filosofia e politica.
- “Brutus” (46 a.C.): una storia della retorica romana in forma di dialogo, dedicata a Bruto, con riflessioni sulle tecniche e sugli oratori più illustri.
- “Orator” (46 a.C.): trattato in cui Cicerone espone la sua concezione dell’oratore ideale, che deve combinare eloquenza, cultura e conoscenza delle leggi e della filosofia.
2. Opere filosofiche
Cicerone, influenzato dalle filosofie greche, cercò di adattare il pensiero filosofico al contesto romano. La sua produzione filosofica copre una vasta gamma di argomenti, dall’etica alla politica, dalla teologia alla teoria della conoscenza:
- “De Re Publica” (54-51 a.C.): un dialogo sulla politica e il governo, ispirato alla Repubblica di Platone. In questa opera, Cicerone esplora il concetto di una costituzione mista e la figura del rector rei publicae (uomo di Stato ideale).
- “De Legibus” (52 a.C.): dialogo che completa idealmente il De Re Publica, incentrato sul concetto di legge naturale e sulle leggi che devono governare la comunità umana.
- “De Officiis” (44 a.C.): scritto come una lettera al figlio, questo trattato affronta i doveri morali e il comportamento corretto sia nella vita pubblica che privata. È una delle sue opere più influenti in ambito etico.
- “De Natura Deorum” (45 a.C.): dialogo in cui Cicerone confronta tre diverse concezioni teologiche (epicurea, stoica e accademica) sulla natura degli dèi.
- “De Divinatione” (44 a.C.): opera che indaga la validità della divinazione (profezie, sogni, segni) e ne critica l’irrazionalità.
- “De Fato” (44 a.C.): breve trattato che discute la relazione tra il libero arbitrio e il destino.
- “Tusculanae Disputationes” (45 a.C.): una serie di cinque dialoghi filosofici che trattano temi come la morte, il dolore, le passioni e la felicità.
- “De Finibus Bonorum et Malorum” (45 a.C.): un’opera filosofica suddivisa in cinque libri, che confronta le dottrine etiche di Epicurei, Stoici e Accademici.
Cicerone fu un grande divulgatore del pensiero greco a Roma e cercò di conciliare la filosofia con la vita politica, vedendo nella saggezza filosofica una guida per l’azione pratica.
3. Opere politiche
Cicerone visse in un periodo di grandi crisi per la Repubblica romana, caratterizzato dalla lotta per il potere tra fazioni, che culminò nella dittatura di Giulio Cesare e nel successivo crollo della Repubblica. Oltre alle sue orazioni e ai suoi trattati, Cicerone partecipò attivamente alla vita politica, e questo si riflette nei suoi scritti teorici:
- “De Re Publica” e “De Legibus” (menzionati sopra) sono considerati anche trattati politici, poiché discutono la natura del potere, delle istituzioni repubblicane e del buon governo.
- Le Filippiche: oltre che capolavori oratori, queste orazioni contro Marco Antonio sono un grido disperato in difesa delle istituzioni repubblicane contro la minaccia della tirannide.
4. Epistolari
Le lettere di Cicerone rappresentano una fonte di straordinario valore storico e letterario. Esse ci permettono di conoscere non solo gli eventi e le tensioni politiche della Roma del I secolo a.C., ma anche i pensieri più intimi di Cicerone e i suoi rapporti con amici e alleati. Le lettere coprono un arco di tempo che va dal 68 a.C. fino alla sua morte nel 43 a.C. Le principali raccolte epistolari sono:
- “Ad Atticum”: un vasto corpus di lettere indirizzate all’amico e confidente Tito Pomponio Attico. Queste lettere forniscono preziose informazioni sulla politica romana e sulle vicende personali di Cicerone.
- “Ad Familiares”: una raccolta di lettere indirizzate a vari amici, colleghi e familiari. Queste lettere riflettono le preoccupazioni quotidiane e le strategie politiche del periodo.
- “Ad Quintum Fratrem”: lettere indirizzate a suo fratello Quintus, contenenti consigli sulla carriera politica e amministrativa.
- “Ad Brutum”: lettere rivolte a Marco Giunio Bruto, uno degli assassini di Giulio Cesare.
Queste lettere sono fondamentali per comprendere la personalità di Cicerone e le dinamiche politiche e sociali del suo tempo.
Conclusione
Le opere di Cicerone coprono una gamma vastissima di argomenti e testimoniano il suo ruolo di protagonista nella vita politica, culturale e intellettuale di Roma. Le sue opere oratorie, filosofiche, politiche ed epistolari hanno avuto un’influenza profonda sulla cultura occidentale, sia durante l’antichità che nei secoli successivi. Grazie a Cicerone, molti dei principali filoni del pensiero greco sono stati trasmessi al mondo romano e poi al Medioevo e al Rinascimento, facendo di lui una delle figure più importanti del patrimonio culturale classico.
Audio Lezioni su Cicerone del prof. Gaudio
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