In principio era Dylan
28 Dicembre 2019Purgatorio XXI vv. 130-136 e XXIV vv. 1-51
28 Dicembre 2019“There But for Fortune” di Phil Ochs, resa famosa dalla performance di Joan Baez, è una canzone di protesta delicata ma potente, che riflette sul ruolo della fortuna e delle circostanze nel determinare il destino delle persone.
La canzone ci invita a guardare coloro che soffrono – prigionieri, senzatetto, alcolisti, vittime di guerra e di carestie – e a riconoscere che, se non fosse per la fortuna o per il caso, potremmo trovarci noi stessi nelle loro condizioni. Il brano ha un messaggio di empatia e solidarietà, richiamando alla consapevolezza sociale e alla compassione per chi si trova in situazioni di difficoltà.
Analisi del testo
La prigione come metafora della sofferenza
Show me a prison, show me a jail,
Show me a prisoner whose face has gone pale
And I’ll show you a young man with so many reasons why
And there but for fortune, may go you or I — you and I.
La prima strofa ci introduce subito all’idea centrale della canzone: la prigione come simbolo di sofferenza e privazione della libertà. Il prigioniero, il cui volto è “impallidito”, rappresenta qualcuno che ha perso speranza e vitalità. Ochs sottolinea che spesso ci sono molteplici ragioni che portano un giovane in prigione – circostanze sociali, economiche o personali. Il verso chiave “there but for fortune, may go you or I” (se non fosse per fortuna, potremmo essere io o te) è un promemoria che la fortuna, e non necessariamente il merito o la colpa, può determinare chi si trova in una posizione di privilegio e chi no.
Il senzatetto e l’ingiustizia sociale
Show me the alley, show me the train,
Show me a hobo who sleeps out in the rain,
And I’ll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I — you and I.
Nella seconda strofa, Ochs parla di un senzatetto che dorme per strada, sottolineando le condizioni di vita dei più vulnerabili. L’immagine del vagabondo che dorme sotto la pioggia rappresenta la marginalizzazione sociale. La frase “so many reasons why” ricorda che dietro ogni storia di povertà c’è una serie di fattori complessi – disuguaglianze economiche, mancanza di opportunità, fallimenti del sistema. La canzone invita a riconoscere che questa situazione potrebbe facilmente riguardare chiunque, sottolineando la fragilità delle nostre circostanze.
L’alcolismo come segno di disperazione
Show me the whiskey stains on the floor,
Show me the drunken man as he stumbles out the door,
And I’ll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I — you and I.
L’alcolismo è un’altra forma di sofferenza sociale che Ochs evidenzia. L’immagine dell’uomo ubriaco che esce barcollando da un bar con le macchie di whiskey sul pavimento sottolinea il tema della perdita del controllo e della disperazione. L’ubriacone è spesso considerato con giudizio o disprezzo, ma la canzone invita a guardare più a fondo e a capire che ci sono “molte ragioni” dietro a queste situazioni, dalle difficoltà personali ai traumi. Ancora una volta, Ochs ci ricorda che, se non fosse per la fortuna, potremmo essere noi in quelle circostanze.
Il fallimento dell’umanità: la carestia
Show me the famine, show me the frail
Eyes with no future that show how we failed
And I’ll show you the children with so many reasons why
There but for fortune, go you or I.
Qui la canzone si sposta su una scala globale, affrontando il tema delle carestie. Gli “occhi senza futuro” dei bambini affamati rappresentano il fallimento della società nel proteggere i più vulnerabili. Il tema della responsabilità collettiva è chiaro: Ochs ci fa capire che la sofferenza di questi bambini non è solo il risultato della sfortuna, ma anche delle scelte sbagliate e delle ingiustizie che portano alla fame e alla povertà. I bambini, innocenti e impotenti, soffrono per cause che non sono sotto il loro controllo, e la canzone suggerisce che queste tragedie potrebbero accadere a chiunque, se solo la fortuna avesse giocato un ruolo diverso.
La devastazione della guerra
Show me the country where bombs had to fall,
Show me the ruins of buildings once so tall,
And I’ll show you a young land with so many reasons why
There but for fortune, go you or go I — you and I.
Infine, Ochs riflette sulla guerra e la distruzione. Le bombe che cadono e le rovine dei palazzi rappresentano i danni inflitti dai conflitti, che distruggono intere nazioni. Il “giovane paese” con “tante ragioni” suggerisce che le guerre non nascono dal nulla, ma sono il risultato di politiche, errori e fallimenti umani. Ochs ci invita a considerare che le stesse bombe che cadono su un’altra nazione potrebbero facilmente cadere sulle nostre città, sottolineando l’universalità della sofferenza causata dalla guerra.
Temi principali
- La fortuna e la vulnerabilità umana: Il tema principale della canzone è che la fortuna gioca un ruolo enorme nel determinare il destino delle persone. Ochs ci ricorda che chiunque, per una serie di circostanze fuori dal proprio controllo, potrebbe trovarsi in situazioni di estrema sofferenza, come prigionieri, senzatetto o vittime di guerra.
- Empatia e solidarietà: La canzone ci invita a guardare con empatia e senza giudizio chi soffre. Ochs suggerisce che, anziché giudicare, dovremmo riconoscere la complessità delle situazioni di vita e vedere il nostro destino legato a quello degli altri.
- Responsabilità sociale e collettiva: Dietro molte delle situazioni di sofferenza descritte nella canzone, c’è un tema più ampio di responsabilità collettiva. La carestia, la guerra e la povertà non sono semplicemente eventi casuali, ma il risultato di decisioni politiche e sociali, e Ochs ci invita a riflettere su come possiamo cambiare queste condizioni.
- Il potere della protesta musicale: Come molte altre canzoni di protesta degli anni ’60, “There But for Fortune” utilizza la musica per sensibilizzare su questioni sociali e politiche, invitando gli ascoltatori a riflettere sulle disuguaglianze e sull’ingiustizia.
Conclusione
“There But for Fortune” di Phil Ochs è una canzone che ci ricorda la fragilità della nostra condizione e il ruolo della fortuna nel determinare il nostro destino. Con la sua voce limpida e potente, Joan Baez trasmette il messaggio di empatia e solidarietà di Ochs, invitando gli ascoltatori a riflettere su come le circostanze della vita possano cambiare drasticamente da un momento all’altro. La canzone ci sprona a non dimenticare chi soffre e a riconoscere che, senza la fortuna dalla nostra parte, potremmo essere noi al loro posto.
Testo della canzone:
Show me a prisoner whose face has gone pale
And I’ll show you a young man with so many reasons why
And there but for fortune, may go you or I — you and I.Show me the alley, show me the train,
Show me a hobo who sleeps out in the rain,
And I’ll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I — you and I.
Show me the whiskey stains on the floor,
Show me the drunken man as he stumbles out the door,
And I’ll show you a young man with so many reasons why
There but for fortune, may go you or go I — you and I.
Show me the famine, show me the frail
Eyes with no future that show how we failed
And I’ll show you the children with so many reasons why
There but for fortune, go you or I.
Show me the country where bombs had to fall,
Show me the ruins of buildings once so tall,
And I’ll show you a young land with so many reasons why
There but for fortune, go you or go I — you and I.
You and I,
There but for fortune, go you or go I — you and I.