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28 Dicembre 2019“Il gatto e la volpe” è uno dei brani più celebri di Edoardo Bennato, tratto dall’album Burattino senza fili (1977).
Quest’opera si ispira chiaramente alla fiaba di Pinocchio di Carlo Collodi, in cui il Gatto e la Volpe sono due truffatori che ingannano il protagonista per sfruttarlo.
Bennato utilizza questa metafora per fare una critica pungente e ironica al mondo dell’industria discografica e, più in generale, alle dinamiche manipolatorie della società.
Analisi del testo:
La canzone racconta, con tono ironico e quasi teatrale, la storia di due personaggi, il Gatto e la Volpe, che promettono a un giovane ingenuo (rappresentato da un aspirante artista) successo e celebrità, ma a un caro prezzo: il totale sfruttamento dei suoi diritti e del suo talento.
- La figura del Gatto e della Volpe: Questi due personaggi sono emblematici del tipo di figure manipolatorie che si trovano spesso nella vita reale, pronte a sfruttare l’ingenuità e l’ambizione di chi cerca di emergere. Nel contesto della canzone, rappresentano i “manager” senza scrupoli dell’industria musicale, che spesso ingannano gli artisti con false promesse di successo e fama.
- Critica all’industria musicale: Bennato usa abilmente la narrazione di Collodi per mettere in evidenza la tendenza dell’industria discografica a manipolare giovani artisti con lusinghe e promesse vuote. Il contratto, che il Gatto e la Volpe invitano a firmare, rappresenta la cessione dei diritti artistici e della libertà creativa in cambio di una fama illusoria e temporanea: “Tu ci cedi tutti i diritti e noi faremo di te un divo da hit parade”.
- Il tema dell’inganno: L’intero brano gioca sulla contraddizione tra ciò che viene promesso e la realtà. I due personaggi dicono: “Di noi ti puoi fidar”, ma, chiaramente, il messaggio sottinteso è l’opposto. Questo meccanismo di falso rassicuramento è un tipico esempio di truffa emotiva, in cui il manipolatore cerca di conquistare la fiducia della vittima per ingannarla.
- La fretta e l’ingenuità del protagonista: Il ritornello “Quanta fretta, ma dove corri? Dove vai?” enfatizza la fretta dell’aspirante artista di raggiungere il successo senza riflettere sulle conseguenze, evidenziando come l’ingenuità e l’ambizione possano renderlo vulnerabile agli inganni.
Temi principali:
- L’inganno e la manipolazione: Il Gatto e la Volpe incarnano la truffa, l’opportunismo e la capacità di sfruttare chi è più debole o inesperto. Il brano diventa così una riflessione sull’ingenuità umana e sulla facilità con cui le persone possono essere manipolate.
- La critica al sistema: Oltre all’industria musicale, il messaggio si può estendere anche ad altri contesti sociali e lavorativi in cui il talento o l’aspirazione vengono sfruttati da figure di potere senza scrupoli.
- Il contrasto tra desiderio e realtà: Il giovane è accecato dal desiderio di fama e successo, ma non si rende conto che la realtà è ben diversa da ciò che gli viene promesso. Questo è un tema universale che si applica non solo al mondo della musica, ma a qualsiasi situazione in cui si cerca di raggiungere rapidamente i propri obiettivi senza considerare le possibili conseguenze.
Stile musicale:
Il brano è caratterizzato da un ritmo allegro e incalzante, che si adatta perfettamente al tono ironico della canzone. L’energia musicale è in netto contrasto con il messaggio più serio e critico del testo, un espediente che Bennato usa spesso per rendere le sue canzoni immediate e coinvolgenti, pur veicolando contenuti profondi.
In conclusione, “Il gatto e la volpe” è una canzone che, dietro la facciata di una storia leggera e ironica, nasconde una critica mordace al mondo dello spettacolo e alle sue dinamiche predatorie. Bennato, con la sua consueta abilità, riesce a trasformare una favola per bambini in una metafora per adulti, mantenendo intatta la sua capacità di far riflettere divertendo.
Testo della canzone: