Trama
Il romanzo racconta la storia di Gesualdo Motta, un uomo di umili origini che, grazie alla sua tenacia e al duro lavoro, diventa un ricco possidente terriero. Da “mastro” (artigiano), riesce a trasformarsi in “don”, assumendo un titolo che lo avvicina alla nobiltà locale. Tuttavia, nonostante il suo successo economico, la sua vita è segnata da un costante conflitto interiore e da tensioni con chi lo circonda.
Uno degli episodi cruciali del romanzo è il matrimonio di Gesualdo con Bianca Trao, una donna di nobili origini ma di famiglia decaduta. Questo matrimonio, più che un atto d’amore, è un mezzo per migliorare la sua posizione sociale. Bianca, però, è innamorata di un altro uomo, Corrado La Gurna, e accetta Gesualdo solo per necessità. La loro unione è quindi fondata sull’interesse, e questo porta a un matrimonio infelice e privo di autentico affetto.
Nel corso del romanzo, Gesualdo accumula sempre più beni e potere, ma ciò non gli procura la felicità. La sua famiglia lo disprezza: i nobili lo vedono come un arricchito di bassa estrazione sociale, mentre i contadini lo considerano un padrone oppressivo. Anche i suoi rapporti con la figlia Isabella, frutto del matrimonio con Bianca, sono problematici. Isabella, che ha ricevuto un’educazione aristocratica, si vergogna del padre e lo tratta con distacco.
L’ultimo capitolo del romanzo vede Gesualdo malato e solo. Nonostante la sua ricchezza, muore senza affetto né riconoscimento da parte della famiglia o della società, isolato nel suo palazzo. La sua tragica fine sottolinea l’amara ironia della sua vita: tutto ciò che ha ottenuto attraverso il sacrificio e il lavoro lo ha portato solo a una solitudine esistenziale profonda.
Temi principali
- La “roba”: La tematica centrale del romanzo è l’accumulazione della “roba”, ovvero delle ricchezze materiali. Per Gesualdo, il possesso dei beni è un modo per riscattarsi dalla sua umile condizione e ottenere il rispetto degli altri. Tuttavia, Verga mostra come questa ossessione per il denaro e i possedimenti sia vuota, portando solo alienazione e infelicità.
- L’ascesa sociale e il conflitto di classe: Gesualdo cerca di elevarsi socialmente, ma nonostante il suo successo economico, non viene mai pienamente accettato dalla nobiltà. Il matrimonio con Bianca Trao è l’esempio più evidente di questa tensione: un’unione basata sulla convenienza, in cui le differenze di classe e di cultura creano un’infrangibile barriera tra i coniugi.
- Il destino del “vinto”: Come nei Malavoglia, anche in Mastro-don Gesualdo il protagonista è un “vinto”. Nonostante la sua determinazione, è schiacciato dalle circostanze sociali e familiari, incapace di trovare una via d’uscita. Il suo destino è segnato dal fallimento delle sue aspirazioni più profonde: nonostante abbia raggiunto il successo economico, non può sfuggire alla solitudine e all’emarginazione.
- Il verismo: Lo stile di Verga è caratterizzato da un profondo distacco emotivo. L’autore non giudica i suoi personaggi, ma si limita a mostrarli nei loro atti e nelle loro parole, rivelando una realtà dura e ineluttabile. Gesualdo è descritto con una freddezza quasi scientifica, e anche i momenti più drammatici del romanzo sono trattati con sobrietà e realismo, secondo i principi del verismo.
Personaggi principali
- Gesualdo Motta: Il protagonista, uomo di umili origini che diventa un ricco possidente terriero. Ambizioso e laborioso, è ossessionato dall’accumulazione della “roba”, ma rimane sempre un outsider rispetto alla nobiltà.
- Bianca Trao: Moglie di Gesualdo, appartenente a una famiglia nobile in decadenza. Non ama Gesualdo e mantiene sempre un distacco nei suoi confronti, continuando a pensare a Corrado La Gurna, suo vecchio amore.
- Isabella Motta: Figlia di Gesualdo e Bianca. Cresciuta in un ambiente aristocratico, si vergogna del padre e lo rifiuta, accentuando il suo isolamento.
- Corrado La Gurna: L’amante di Bianca Trao, con cui ha una relazione prima del matrimonio con Gesualdo. Rappresenta il contrasto tra il vero amore e il matrimonio d’interesse.
Conclusione
Mastro-don Gesualdo è un potente ritratto della società siciliana dell’Ottocento, in cui le dinamiche di classe e l’ossessione per la ricchezza determinano il destino degli individui. Verga dipinge una realtà spietata, in cui le ambizioni personali e le relazioni umane sono schiacciate da forze sociali implacabili. La parabola di Gesualdo è quella di un uomo che ha raggiunto il successo materiale, ma ha perso tutto il resto, rimanendo vittima delle sue stesse aspirazioni. Questo romanzo è un classico della letteratura italiana, che continua a essere studiato e apprezzato per la sua profondità psicologica e sociale.