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28 Dicembre 2019La “Pharsalia”, anche nota come “De Bello Civili”, è l’opera principale del poeta Marco Anneo Lucano.
Si tratta di un poema epico incompiuto in dieci libri che racconta la guerra civile tra Giulio Cesare e Pompeo, culminata nella battaglia di Farsalo (48 a.C.). A differenza dell’epica tradizionale, come quella virgiliana, la Pharsalia si distingue per uno stile cupo, privo di interventi divini, e per la sua visione profondamente pessimistica della guerra e della politica.
Personaggi principali della Pharsalia
- Giulio Cesare:
- Cesare è rappresentato come un personaggio quasi sovrumano, ma non nel senso eroico tipico dell’epica. È ambizioso, crudele e inarrestabile. Lucano lo dipinge come un tiranno, simbolo del caos e della distruzione che la guerra civile porta a Roma. La sua ambizione personale lo rende un eroe oscuro, un uomo che sacrifica l’ordine repubblicano per il proprio potere. Cesare non viene mostrato come un eroe positivo, ma come un devastatore dell’Italia.
- Pompeo Magno:
- Pompeo è il rivale di Cesare e rappresenta la causa della Repubblica. Tuttavia, non è rappresentato come un leader eroico, ma come un uomo stanco e disilluso. Pompeo appare debole e incapace di opporsi efficacemente a Cesare. È un personaggio tragico, che cerca di difendere un ideale ormai decaduto. Lucano lo tratta con rispetto, ma evidenzia il suo declino e la sua incapacità di fermare il crollo della Repubblica.
- Catone l’Uticense:
- Catone è forse il personaggio più stoico e idealizzato dell’opera. Rappresenta l’incarnazione dell’integrità morale e della virtù repubblicana. A differenza di Pompeo, Catone non cerca il potere personale, ma combatte per l’ideale della libertà e della giustizia. Il suo suicidio alla fine della guerra civile viene visto come un atto di resistenza morale contro la tirannia di Cesare.
- Crasso (viene menzionato nel poema, ma la sua morte nella campagna contro i Parti avviene prima degli eventi principali):
- Crasso è rappresentato come un esempio della brama di potere che ha portato alla crisi della Repubblica. Il suo fallimento nella guerra contro i Parti e la sua morte servono da monito sul pericolo dell’avidità e della ricerca del potere senza limiti.
- Eritto (una maga tessalica):
- Eritto è uno dei personaggi più inquietanti della Pharsalia. Compare nel libro VI e incarna il lato oscuro e macabro della guerra. In una scena memorabile, riesuma un cadavere per farlo parlare del futuro. Questo episodio sottolinea il senso di disperazione e fatalismo che pervade l’opera.
Stile della Pharsalia
- Epicità senza intervento divino:
- A differenza dell’epica classica (come l’Eneide di Virgilio o l’Iliade di Omero), nella Pharsalia non ci sono interventi divini che guidano le azioni dei protagonisti. Lucano elimina gli dei come agenti attivi nella trama, concentrandosi invece sulla ferocia e l’ambizione umana. La guerra è vista come frutto delle passioni umane, piuttosto che di un destino divino. Questo rende l’opera più tragica, poiché non c’è redenzione o speranza.
- Pessimismo e mancanza di eroi tradizionali:
- La Pharsalia è caratterizzata da un forte pessimismo. Non ci sono veri “eroi” nel senso tradizionale del termine: sia Cesare che Pompeo sono rappresentati come fallibili, e la guerra civile è descritta come una tragedia per Roma. L’opera si allontana dall’ottimismo dell’epica virgiliana, dove il destino di Roma era visto come glorioso e inevitabile.
- Stile alto e retorico:
- Lucano è famoso per il suo stile grandioso e retorico, che spesso raggiunge livelli di grande pathos. Le sue descrizioni delle battaglie e delle sofferenze sono vivide e spesso orribili, piene di dettagli macabri. I suoi personaggi parlano in modo estremamente elaborato e drammatico, e i monologhi sono carichi di riflessioni filosofiche e morali, spesso ispirati allo stoicismo.
- Realismo crudo:
- Un altro aspetto distintivo della Pharsalia è il suo realismo crudo. Le scene di battaglia e di morte sono rappresentate in modo violento e diretto. Non c’è alcuna idealizzazione della guerra o della gloria militare; al contrario, Lucano sottolinea la brutalità e la follia della guerra civile. Le descrizioni dei campi di battaglia sono piene di immagini di sangue, sofferenza e distruzione.
- Fatalismo:
- Un tema dominante nella Pharsalia è il fatalismo. I personaggi sembrano essere trascinati inesorabilmente verso la loro rovina. La guerra civile è vista come inevitabile e le azioni dei protagonisti, pur eroiche o nobili, non possono cambiare il corso della storia. Questa visione si collega alla filosofia stoica, che permea molte delle riflessioni dei personaggi.
- Interventi morali e filosofici:
- A differenza di molti altri poemi epici, la Pharsalia contiene numerosi commenti morali e filosofici espliciti da parte del narratore. Lucano non si limita a narrare gli eventi, ma spesso interrompe la narrazione per riflettere sul significato delle azioni e sulle conseguenze della guerra civile. Questo aggiunge una dimensione intellettuale all’opera, facendo della Pharsalia non solo un racconto di eventi storici, ma anche una meditazione sulla politica, il potere e la moralità.
Conclusione
La Pharsalia di Lucano è un’opera epica unica che sfida le convenzioni del genere. Attraverso i suoi personaggi complessi e il suo stile drammatico e pessimista, Lucano offre una visione critica della guerra civile romana e del declino della Repubblica. Il poema è un esempio straordinario di come l’epica possa essere utilizzata non solo per glorificare gli eventi storici, ma anche per riflettere su di essi in modo critico e filosofico.