Le ferree leggi del mondo nella narrativa verghiana
28 Dicembre 2019È nato alleluia di Guido Gozzano
28 Dicembre 2019Le tecniche narrative di Giovanni Verga sono innovative e fondamentali per il movimento verista italiano.
Ecco un’analisi approfondita delle principali tecniche utilizzate dall’autore:
1. Impersonalità narrativa: Verga adotta un approccio in cui il narratore scompare dietro la narrazione. L’autore si sforza di non intervenire direttamente nel racconto, evitando commenti o giudizi espliciti. Questa tecnica mira a presentare i fatti in modo apparentemente obiettivo, lasciando che siano i personaggi e gli eventi a parlare da soli.
2. Discorso indiretto libero: Questa è forse la tecnica più caratteristica di Verga. Il discorso indiretto libero fonde la voce del narratore con quella dei personaggi, eliminando i confini netti tra narrazione e dialogo. Ciò crea un effetto di immediatezza e autenticità, permettendo al lettore di entrare direttamente nella mente dei personaggi.
3. Regressione del narratore: Verga fa “regredire” il narratore al livello culturale e linguistico dei personaggi. Questo significa che il narratore adotta il punto di vista, il linguaggio e la mentalità dei personaggi che sta descrivendo, creando un effetto di autenticità e immersione.
4. Straniamento: L’autore presenta eventi o situazioni familiari da una prospettiva insolita o “straniata”, costringendo il lettore a vederli con occhi nuovi. Questo tecnica serve a mettere in discussione le convenzioni sociali e a evidenziare le contraddizioni della società.
5. Uso del dialetto e dei regionalismi: Verga incorpora elementi del dialetto siciliano e espressioni regionali nella sua narrazione. Questo non solo aumenta l’autenticità della rappresentazione, ma serve anche a caratterizzare i personaggi e l’ambiente sociale.
6. Coralità: Nei romanzi di Verga, spesso non c’è un unico protagonista, ma piuttosto una comunità intera che agisce come un personaggio collettivo. Questa tecnica permette di rappresentare la complessità delle dinamiche sociali e comunitarie.
7. Focalizzazione variabile: Verga alterna diversi punti di vista all’interno della narrazione, permettendo al lettore di vedere gli eventi da prospettive diverse e creando una rappresentazione più complessa e sfaccettata della realtà.
8. Uso dei proverbi e dei modi di dire: L’autore incorpora frequentemente proverbi e modi di dire tipici della cultura siciliana. Questo non solo arricchisce il linguaggio, ma serve anche a rappresentare la mentalità e la saggezza popolare della comunità.
9. Tecniche cinematografiche: Verga utilizza tecniche che anticipano quelle cinematografiche, come rapidi cambi di scena, montaggio parallelo di eventi simultanei, e descrizioni che ricordano le inquadrature cinematografiche.
10. Struttura ciclica: Spesso le opere di Verga hanno una struttura ciclica, dove l’inizio e la fine si richiamano, sottolineando l’immutabilità di certe condizioni sociali o l’inevitabilità del destino.
11. Simbolismo: Pur mantenendo un approccio realistico, Verga fa uso di simboli ricorrenti (come la casa del nespolo ne “I Malavoglia”) per rappresentare concetti più ampi o astratti.
12. Ellissi narrative: L’autore spesso omette dettagli o eventi, lasciando al lettore il compito di riempire i vuoti. Questa tecnica aumenta il coinvolgimento del lettore e crea un senso di realismo, poiché la vita reale raramente si presenta in una narrazione lineare e completa.
Conclusione:
Queste tecniche narrative, combinate tra loro, permettono a Verga di creare un’illusione di realtà e oggettività, pur mantenendo una profonda critica sociale implicita. Il risultato è una rappresentazione complessa e sfaccettata della società siciliana del suo tempo, che riesce a essere allo stesso tempo specifica e universale. L’influenza di queste tecniche si è estesa ben oltre il verismo, influenzando lo sviluppo del romanzo moderno in Italia e oltre.