Smarrimento primo canto Inferno
28 Dicembre 2019Per Vincenzo Caldesi di Giosue’ Carducci
28 Dicembre 2019Solidarność (in italiano Solidarietà) è un sindacato indipendente polacco, ma è anche molto di più: un movimento sociale e politico che ha giocato un ruolo decisivo nella caduta del comunismo in Polonia e nell’Europa dell’Est.
Fondata nel 1980, ha avuto un impatto storico globale. Ecco una panoramica della storia di Solidarność:
1. Le origini di Solidarność (1970-1980)
Le radici di Solidarność si trovano nelle tensioni sociali ed economiche che affliggevano la Polonia negli anni ’70, un periodo in cui il paese era sotto il regime comunista e controllato dall’Unione Sovietica. L’economia polacca stava deteriorandosi, con alti tassi di inflazione, carenze di beni di prima necessità e repressione politica. Già nel 1970, ci furono proteste violente dei lavoratori nei cantieri navali di Danzica, sedate brutalmente dal governo.
Negli anni ’70, nacquero anche movimenti di opposizione intellettuale, come il Comitato di Difesa degli Operai (KOR), che si batteva per i diritti umani e civili. Questi movimenti creavano un ambiente di contestazione che sarebbe esploso negli anni ’80.
2. Il 1980 e la nascita di Solidarność
Nel luglio e agosto del 1980, esplose una serie di scioperi in diverse fabbriche polacche, in particolare nei cantieri navali di Danzica. La causa immediata fu l’aumento dei prezzi alimentari e il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Il leader carismatico di questi scioperi era Lech Wałęsa, un elettricista del cantiere navale di Danzica.
Il 31 agosto 1980, il governo polacco, guidato dal Partito Operaio Unificato Polacco (PZPR), firmò gli Accordi di Danzica con i rappresentanti degli scioperanti. Per la prima volta, un governo del blocco sovietico riconosceva il diritto dei lavoratori a formare sindacati indipendenti. Fu così che nacque Solidarność, un sindacato autonomo, che rapidamente divenne un movimento di massa con milioni di iscritti (circa 10 milioni nel 1981, un terzo della popolazione adulta della Polonia).
3. Il movimento contro il regime comunista
Solidarność non era solo un sindacato; rappresentava la frustrazione dei polacchi contro il regime comunista e divenne un movimento nazionale per il cambiamento politico, sociale ed economico. Solidarność chiedeva riforme democratiche, libertà civili e diritti umani. A differenza di altri movimenti nel blocco sovietico, Solidarność non era un’organizzazione clandestina, ma un movimento di massa riconosciuto legalmente, almeno per un certo periodo.
4. La legge marziale e la repressione (1981-1983)
Il crescente potere di Solidarność spaventò il governo comunista e l’Unione Sovietica. Il 13 dicembre 1981, il generale Wojciech Jaruzelski, allora capo del governo polacco, dichiarò la legge marziale. Solidarność fu messa fuori legge, i suoi leader, tra cui Lech Wałęsa, furono arrestati, e il movimento venne duramente represso. Tuttavia, nonostante la repressione, Solidarność continuò a operare clandestinamente con il sostegno della Chiesa cattolica polacca, guidata dal papa polacco Giovanni Paolo II, e con l’appoggio di vari governi occidentali.
5. Gli anni della clandestinità e il cambiamento (1983-1989)
Negli anni successivi, Solidarność operò come un movimento clandestino, pubblicando giornali e volantini e organizzando azioni di protesta. Mentre la repressione continuava, l’economia polacca si deteriorava ulteriormente, e la pressione internazionale contro il regime aumentava. Nel frattempo, l’Unione Sovietica, sotto la guida di Michail Gorbačëv, cominciava a introdurre riforme come la glasnost (trasparenza) e la perestrojka (ristrutturazione), che favorivano un maggiore dialogo politico nei paesi del blocco sovietico.
6. Il ritorno di Solidarność e la fine del comunismo (1989)
Nel 1989, di fronte a una crescente crisi economica e a una pressione sempre maggiore, il governo polacco accettò di negoziare con i rappresentanti di Solidarność. Questi negoziati, noti come i Colloqui della Tavola Rotonda, portarono a una serie di riforme politiche, tra cui l’indizione di elezioni semi-libere nel giugno dello stesso anno.
Le elezioni furono un trionfo per Solidarność: il movimento vinse tutti i seggi aperti a competizione nel Senato e nella Camera bassa del Parlamento, segnalando la fine del dominio comunista. Lech Wałęsa divenne una figura centrale nel nuovo governo polacco e, nel 1990, fu eletto presidente della Polonia.
7. L’eredità di Solidarność
Solidarność giocò un ruolo cruciale non solo nella transizione della Polonia verso la democrazia, ma anche nel crollo del comunismo in Europa. Fu il primo movimento sociale a riuscire a sfidare efficacemente un regime comunista nell’Europa dell’Est, e il suo successo ispirò altri movimenti in paesi come la Germania dell’Est, la Cecoslovacchia e l’Ungheria.
Lech Wałęsa divenne un simbolo della lotta per la libertà e i diritti umani, e nel 1983 gli fu conferito il Premio Nobel per la Pace. Anche se dopo il crollo del comunismo ci furono difficoltà e tensioni interne a Solidarność, il suo impatto storico rimane incancellabile. La sua vittoria rappresentò un passo fondamentale verso la fine della Guerra Fredda e la caduta della cortina di ferro.