Smarrimento primo canto Inferno
28 Dicembre 2019Per Vincenzo Caldesi di Giosue’ Carducci
28 Dicembre 2019Il monachesimo in Occidente ha radici profonde e ha avuto un impatto duraturo sulla storia della Chiesa, della cultura e della società europee.
È sorto tra il III e il IV secolo, quando si è sviluppato un desiderio crescente di una vita religiosa più radicale e dedicata.
Origini del monachesimo occidentale
Il monachesimo occidentale si ispira al monachesimo orientale, nato nel deserto dell’Egitto con figure come Sant’Antonio Abate, considerato il fondatore del monachesimo eremitico. Tuttavia, in Occidente il monachesimo ha preso una forma più comunitaria rispetto all’eremitismo solitario dell’Oriente.
Una figura chiave per il monachesimo occidentale è San Benedetto da Norcia (480-547). Egli fondò l’Ordine Benedettino e scrisse la Regola di San Benedetto, che è diventata la base del monachesimo occidentale. La regola promuoveva una vita comunitaria di preghiera, lavoro e studio, sotto la guida di un abate. Il motto “Ora et labora” (prega e lavora) è diventato il principio fondamentale della vita monastica.
Sviluppo e diffusione
Il monachesimo si diffuse in tutta Europa durante il Medioevo, grazie anche alla fondazione di numerosi monasteri benedettini che diventarono centri di spiritualità, cultura e istruzione. I monaci ricoprirono un ruolo cruciale nella trasmissione del sapere antico, copiando e preservando manoscritti antichi, sviluppando nuove tecniche agricole e offrendo rifugio e assistenza alle comunità locali.
Nel corso dei secoli, sorsero diversi altri ordini monastici, tra cui:
- Ordine Cistercense: fondato da San Bernardo di Chiaravalle nel XII secolo, con un’enfasi su una vita austera e contemplativa.
- Certosini: che coniugavano la vita eremitica e comunitaria.
- Ordini mendicanti: come i Francescani e i Domenicani, che abbandonarono in parte la vita monastica chiusa per dedicarsi alla predicazione e alla vita in mezzo alla gente.
Importanza culturale e sociale
I monasteri divennero non solo centri religiosi, ma anche poli economici, educativi e artistici. Spesso erano autosufficienti e contribuirono alla diffusione di nuove tecniche agricole e manifatturiere. Molti di questi monasteri possedevano biblioteche e scriptorium, dove venivano copiati e conservati testi antichi, contribuendo a preservare il sapere classico attraverso i secoli bui del Medioevo.
Declino e rinascite
Con la nascita delle università e lo sviluppo delle città, il ruolo dei monasteri cambiò. Durante il Rinascimento e la Riforma Protestante, molti ordini monastici declinarono. La Riforma protestante portò alla soppressione di molti monasteri, soprattutto nei territori protestanti. Tuttavia, l’epoca successiva vide anche una rinascita del monachesimo, con riforme interne e la nascita di nuovi ordini.
Il monachesimo occidentale continua a esistere ancora oggi, con comunità che seguono le antiche regole e principi monastici, pur adattandosi ai tempi moderni.