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La prosa del duecento
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L’indefinito negativo nemo nihil
28 Dicembre 2019
Il Canto XII del Paradiso di Dante Alighieri è uno dei momenti centrali del poema, dove si sviluppano temi importanti come la sapienza e la santità, in particolare di Domenico di Guzman.
Nel Canto XII, Dante e Beatrice si trovano nel cielo del Sole, il quarto cielo, abitato dagli spiriti sapienti.
Struttura e Contenuto
1. “Introduzione e Apparizione del Secondo Coro di Spiriti Sapienti (vv. 1-36)”
– Il Canto inizia con una lode a Dio e con l’apparizione di un secondo cerchio di spiriti luminosi che, insieme al primo cerchio visto nel Canto XI, formano una doppia corona di sapienti. Questi spiriti circondano Dante e Beatrice in un movimento armonioso, simbolo di sapienza e unità.
2. “Parla San Bonaventura da Bagnoregio (vv. 37-72)”
– Il discorso principale del Canto è tenuto da San Bonaventura, uno dei principali esponenti della teologia francescana. Bonaventura loda San Domenico, fondatore dell’Ordine dei Predicatori, completando così la lode a San Francesco, fondatore dell’Ordine Francescano, fatta da San Tommaso nel Canto precedente. Questo equilibrio tra le due figure rappresenta l’armonia tra i due ordini religiosi.
3. “Elogio di San Domenico (vv. 73-126)”
– Bonaventura racconta la vita e le virtù di San Domenico, mettendo in risalto il suo fervore religioso e il suo ruolo fondamentale nella lotta contro le eresie. San Domenico è presentato come una luce guida per la Chiesa, parallelo a San Francesco, ma con un diverso approccio alla spiritualità e alla predicazione.
4. “L’elenco degli Spiriti Sapienti (vv. 127-145)”
– Bonaventura introduce gli spiriti sapienti che formano la seconda corona. Tra questi, troviamo personalità illustri come Ugo di San Vittore, Pietro Lombardo, San Beda il Venerabile e altri teologi e filosofi, sottolineando l’importanza della sapienza nella comprensione e nell’adorazione di Dio.
Temi Principali
– “Lode Reciproca tra Francescani e Domenicani:” Il Canto mette in luce l’armonia e la complementarietà tra i due grandi ordini mendicanti del Medioevo, i Francescani e i Domenicani. La lode di Bonaventura a San Domenico, subito dopo la lode di San Tommaso a San Francesco, serve a mostrare come la Chiesa abbia bisogno di entrambe le visioni per essere completa.
– “Sapienza e Umiltà:” Attraverso le figure dei santi e dei sapienti, Dante esplora il tema della sapienza divina e dell’umiltà necessaria per accedervi. I sapienti del cielo del Sole non solo possiedono una grande conoscenza, ma la utilizzano per lodare Dio e servire la Chiesa.
– “Luce e Armonia:” La descrizione dei due cerchi di spiriti che si muovono armoniosamente attorno a Dante e Beatrice è un potente simbolo visivo della luce della sapienza e dell’armonia celeste. Questo simbolismo visivo si riflette nel linguaggio poetico di Dante, ricco di immagini luminose e armoniche.
Analisi Stilistica
– “Simbolismo della Luce:” La luce è un simbolo ricorrente nel Paradiso, rappresentando la presenza divina e la conoscenza spirituale. I sapienti sono descritti come luci splendenti che si muovono in perfetta armonia.
– “Linguaggio Elogiativo:” Dante utilizza un linguaggio solenne e celebrativo per esaltare le figure di San Domenico e degli altri sapienti. Le lodi sono espresse attraverso metafore elevate e paragoni illustri.
– “Struttura Circolare:” La struttura del Canto, con i due cerchi di spiriti che si completano, riflette la perfezione e l’unità della sapienza divina. Questo elemento circolare è un simbolo di eternità e infinito.
Il Canto XII del Paradiso è quindi un tributo alla sapienza e alla santità, dove Dante celebra le grandi figure della teologia e della filosofia cristiana, sottolineando l’importanza della conoscenza unita alla fede.
Audio Lezioni su Dante e Divina Commedia del prof. Gaudio