Dopo essere stato catturato dalla Polizia del Pensiero, Winston subisce un’intensa tortura e lavaggio del cervello nel Ministero dell’Amore, sotto la supervisione di O’Brien. L’obiettivo finale di questa tortura è spezzare completamente Winston, non solo fisicamente ma anche psicologicamente. O’Brien gli insegna che la verità non esiste al di fuori di ciò che il Partito stabilisce, e che l’obiettivo del Partito è il potere per il potere.
Il punto culminante arriva quando Winston è portato nella famigerata “Stanza 101”, dove ogni prigioniero deve affrontare la sua paura più grande. Per Winston, questa paura è rappresentata dai topi. Quando i topi vengono posti in una gabbia vicino al suo volto, in un atto di disperazione, Winston tradisce il suo amore, Julia, urlando che desidera che i topi attacchino lei al posto suo. Questo tradimento segna la sua completa resa al Partito.
Alla fine del romanzo, Winston è liberato ma ormai è una persona completamente cambiata, completamente soggiogata dal regime. La sua ribellione interiore è stata annientata, e ora ama sinceramente il Grande Fratello. La sua mente è stata “rieducata” a tal punto da accettare e credere nelle menzogne del Partito, anche quando si contraddicono. L’ultima frase del romanzo dice che Winston “amava il Grande Fratello”, simboleggiando la sua totale assimilazione e il trionfo definitivo del totalitarismo.
Il finale è tragico perché Winston, che rappresentava la speranza di resistenza e ribellione contro un sistema oppressivo, è completamente annientato, senza lasciare alcuna possibilità di sfuggire al controllo del Partito.