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28 Dicembre 2019Le ottave riportate fanno parte dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, un poema cavalleresco pubblicato per la prima volta nel 1516, che racconta le gesta di cavalieri cristiani e saraceni, intrecciando amore, magia e avventura.
Le ottave 105-123 fanno parte dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, un poema epico-cavalleresco del Rinascimento italiano. Qui viene raccontato il combattimento tra Ruggiero e il saraceno Rodomonte, durante le nozze di Ruggiero con Bradamante, sorella di Rinaldo. Rodomonte accusa Ruggiero di tradimento per aver abbandonato la fede musulmana e sfida l’eroe a duello.
Analisi
- Ottave 105-106: Rodomonte, re dei Saraceni, si presenta con arroganza e accusa Ruggiero di essere un traditore, poiché ha abbandonato l’Islam per convertirsi al cristianesimo. La sfida è lanciata con toni di sfida e orgoglio, tipici del personaggio di Rodomonte, che rappresenta la furia cieca e la violenza.
- Ottave 107-108: Ruggiero risponde con fermezza, negando di essere un traditore e dichiarandosi pronto a combattere per difendere il suo onore. Ruggiero è descritto come un cavaliere valoroso e onesto, sempre fedele al suo re e alle sue scelte, pronto ad affrontare il nemico senza chiedere aiuto a nessuno.
- Ottave 109-110: Gli amici di Ruggiero, tra cui Orlando, Rinaldo e altri cavalieri, si offrono di combattere per lui, ma Ruggiero rifiuta, volendo difendere da solo il suo onore. Inizia così la preparazione al duello, con un’atmosfera solenne e carica di tensione, con il re Carlo Magno che cinge la spada a Ruggiero e Orlando che gli stringe gli speroni.
- Ottave 111-113: L’atmosfera diventa più tesa. Le donne, tra cui Bradamante e altre nobildonne, guardano con preoccupazione il duello imminente. In particolare, Bradamante è colma di ansia e timore, poiché teme per la vita di Ruggiero, pur sapendo che è un cavaliere valente.
- Ottave 114-117: Il duello inizia con un primo scontro di lance. Ruggiero dimostra la sua superiorità riuscendo a colpire lo scudo di Rodomonte e a perforarlo, pur non riuscendo a concludere immediatamente il combattimento perché la sua lancia si rompe. I due cavalieri cadono dai destrieri, ma si rialzano prontamente, dimostrando la loro abilità e determinazione.
- Ottave 118-120: La lotta continua a colpi di spada. Ruggiero ha dalla sua parte l’elmo incantato e la spada Balisarda, un’arma che può perforare qualsiasi armatura. A poco a poco, Ruggiero riesce a danneggiare l’armatura di Rodomonte, penetrando la sua difesa in diversi punti.
- Ottave 121-123: Rodomonte, furioso e frustrato, tenta un colpo disperato gettando lo scudo e attaccando con tutta la sua forza l’elmo di Ruggiero, ma l’elmo magico lo protegge dal subire danni fatali. Il colpo finale di Rodomonte è così potente che spezza la sua stessa spada, lasciandolo disarmato. Questo segna il punto culminante dello scontro, con Ruggiero che ha ormai la meglio.
Commento
Questo episodio rappresenta uno dei momenti cruciali del poema, poiché Rodomonte, che è sempre stato rappresentato come un guerriero imbattibile, viene sconfitto da Ruggiero, che incarna l’ideale del cavaliere cristiano. Il duello tra i due è anche una battaglia simbolica tra due mondi: quello saraceno di Rodomonte, fatto di orgoglio, violenza e vendetta, e quello cristiano di Ruggiero, fatto di onore, coraggio e fedeltà.
A livello tematico, l’episodio si concentra su questioni legate all’onore, al dovere e alla lealtà, valori centrali nel codice cavalleresco. Rodomonte accusa Ruggiero di tradimento per aver cambiato religione, ma Ruggiero ribadisce che il suo comportamento è sempre stato onorevole e giustificato dalle circostanze. L’ansia di Bradamante e delle altre donne sottolinea anche il dramma umano del duello, che non è solo una questione di forza e abilità, ma anche di relazioni affettive e responsabilità personali.
Testo e Parafrasi
Testo:
105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 |
Parafrasi: Ottava 105: Rodomonte si presenta con arroganza davanti a Carlo e Ruggiero, proclamando ad alta voce di essere il re di Sarza e sfidando Ruggiero. Lo accusa di essere stato sleale nei confronti del suo signore e lo sfida a provare il suo onore sul campo di battaglia. Ottava 106: Anche se la sua slealtà è già evidente dal momento che si è convertito al cristianesimo, Rodomonte dichiara di voler dimostrare ulteriormente l’infedeltà di Ruggiero in duello. Aggiunge che, se qualcuno volesse combattere per lui, accetterebbe la sfida contro più avversari. Ottava 107: Ruggiero, con il permesso di Carlo, si alza e risponde che Rodomonte mente, e chiunque altro lo accusasse di tradimento mentirebbe ugualmente. Afferma di essere sempre stato fedele al suo signore e di aver agito onorevolmente. Ottava 108: Ruggiero dichiara che è pronto a difendere la sua causa senza l’aiuto di nessuno e che spera di dimostrare a Rodomonte che uno solo sarà sufficiente per batterlo. Vari cavalieri, tra cui Rinaldo e Orlando, si offrono di difenderlo, ma Ruggiero rifiuta cortesemente. Ottava 109: Gli amici di Ruggiero gli consigliano di non disturbare il giorno delle sue nozze con Bradamante, ma Ruggiero risponde che non accetterebbe una simile scusa e si prepara al combattimento. Gli vengono portate le armi, e Carlo e Orlando lo aiutano a prepararsi. Ottava 110: Bradamante e Marfisa aiutano Ruggiero a indossare l’armatura, mentre altri cavalieri preparano il campo per il duello. Il destriero di Ruggiero è tenuto pronto, e gli avversari vengono scacciati dallo steccato per lasciare spazio allo scontro. Ottava 111: Le donne, timorose, osservano il duello, paragonate a colombe impaurite da una tempesta imminente. Sono preoccupate per Ruggiero, ritenendo Rodomonte un avversario troppo pericoloso. Ottava 112: La paura delle donne è condivisa dalla maggior parte dei cavalieri e dei baroni, che ricordano la distruzione che Rodomonte aveva causato a Parigi. La sua fama di guerriero invincibile è ancora vivida nelle loro menti. Ottava 113: Bradamante è la più preoccupata di tutti, anche se sa che Ruggiero è un cavaliere valoroso e non crede che Rodomonte possa prevalere su di lui. Tuttavia, l’amore la rende ansiosa e timorosa. Ottava 114: Bradamante, piena di amore e paura, desidererebbe combattere al posto di Ruggiero, anche se ciò significasse la sua morte certa. Preferirebbe morire più volte piuttosto che vedere il suo sposo in pericolo. Ottava 115: Nonostante i suoi desideri, Bradamante non può fare nulla per convincere Ruggiero a lasciarle il posto. Così, con il cuore pesante, osserva il duello. I due cavalieri, Ruggiero e Rodomonte, si scontrano con le lance. Ottava 116: La lancia di Rodomonte colpisce lo scudo di Ruggiero senza fare molti danni, poiché lo scudo è temprato da Vulcano. Ruggiero, invece, riesce a perforare lo scudo di Rodomonte, che si spezza nonostante la sua resistenza. Ottava 117: La lancia di Ruggiero si spezza dopo il colpo, altrimenti avrebbe vinto il duello immediatamente. Entrambi i cavalieri cadono dai loro cavalli, ma si rialzano prontamente per continuare il combattimento. Ottava 118: I cavalieri rimontano rapidamente sui loro destrieri e, dopo aver gettato le lance, si affrontano con le spade. I loro destrieri si muovono con agilità mentre cercano di colpirsi nei punti meno protetti. Ottava 119: Rodomonte non ha con sé l’armatura perfetta che indossava quando fu sconfitto al ponte di Dordona, ma una di qualità inferiore. Tuttavia, nessuna armatura, nemmeno quella più resistente, avrebbe potuto resistere alla spada di Ruggiero, Balisarda, che non è soggetta a incantesimi. Ottava 120: Ruggiero continua a colpire con precisione, riuscendo a ferire Rodomonte in più punti attraverso l’armatura. Il Saraceno, vedendosi ferito in vari punti, diventa ancora più furioso. Ottava 121: Rodomonte, in preda alla rabbia, getta via lo scudo e colpisce Ruggiero con tutte le sue forze. Tuttavia, l’elmo incantato di Ruggiero lo protegge da un colpo che altrimenti lo avrebbe ucciso. Ottava 122: Ruggiero vacilla sotto la potenza dei colpi di Rodomonte e sembra sul punto di cadere. Il Saraceno colpisce ancora, ma il suo colpo non riesce a penetrare l’elmo incantato. Ottava 123: Alla fine, la spada di Rodomonte si rompe sotto la pressione dei suoi colpi. Ruggiero, protetto dall’elmo magico, è ora in netto vantaggio, mentre Rodomonte è disarmato. |