Il sacrificio di Ifigenia De rerum natura vv. 80-94
28 Dicembre 2019Seconda parte dell’elogio di Epicuro vv. 64-79
28 Dicembre 2019Sintesi del dodicesimo canto del Paradiso di Dante
Innanzitutto, si parla delle corone dei sapienti come rappresentazione della comunione dei santi nella visione cattolica. Queste corone, composte da figure di santi differenti ma complementari, simboleggiano la diversità di percorsi spirituali che conducono tutti a Dio, sottolineando l’importanza della condivisione e della complementarità nella ricerca della verità divina.
Il testo offre una visione critica della tendenza umana ad accentuare le contrapposizioni, sottolineando l’importanza dell’unità nel perseguimento di un unico fine, che è quello di avvicinarsi a Dio. Dante ritiene assurdo il dividersi quando si ha un unico scopo comune.
Si fa poi riferimento alla gloria di San Domenico, evidenziando il suo ruolo complementare a quello di San Francesco. Se Francesco rappresenta l’aspetto della carità, Domenico incarna la necessità dello studio, della predicazione e della difesa della vera dottrina contro le eresie.
La figura di Domenico viene presentata come un vero e proprio campione della fede, che combatte le eresie con la forza del ragionamento e della volontà, senza ricorrere alla violenza. La sua opera contribuisce a irrigare l’orto della Chiesa cattolica, rendendo più vivaci i suoi arboscelli.
Infine, si accenna alla decadenza dei francescani, contrastando l’eccellenza di figure come San Tommaso d’Aquino con la degenerazione dell’ordine francescano, caratterizzato da divisioni interne e perdita di focus sulla missione originale.