Niccolò Machiavelli 1469-1527
28 Dicembre 2019Letteratura e cultura da Tiberio a Nerone
28 Dicembre 2019Elisione e troncamento (o apocope) sono due fenomeni fonetici della lingua italiana che coinvolgono la caduta di una vocale o di una consonante alla fine di una parola.
Sebbene possano sembrare simili, ci sono differenze significative tra i due processi.
Vediamoli nel dettaglio.
Elisione
L’elisione si verifica quando una vocale finale di una parola cade davanti a un’altra vocale che inizia la parola successiva. È sempre indicata graficamente attraverso un apostrofo (’). L’elisione si applica per facilitare la pronuncia e mantenere la fluidità del discorso.
- Regola generale: l’elisione avviene con le parole che terminano per vocale atona (non accentata) e sono seguite da una parola che inizia con vocale.
- Esempi:
- L’amico (invece di “lo amico”)
- Un’idea (invece di “una idea”)
- Quest’anno (invece di “questo anno”)
- Quando avviene:
- L’elisione è obbligatoria con gli articoli determinativi lo e la davanti a parole che iniziano per vocale:
L’amore (invece di “lo amore”), L’acqua (invece di “la acqua”). - Con l’articolo indeterminativo una, che diventa un’ davanti a vocale:
Un’idea (invece di “una idea”). - Con parole come questo e quello:
Quest’anno, quell’amico.
- L’elisione è obbligatoria con gli articoli determinativi lo e la davanti a parole che iniziano per vocale:
- Quando non avviene:
- L’elisione non avviene mai con l’articolo il, che rimane invariato anche davanti a vocale:
Il amico → l’amico, ma Il problema (no elisione). - Non si elidono gli articoli lo e la davanti a parole che cominciano con una “i” semivocalica:
Lo yogurt, non l’yogurt. - L’elisione è facoltativa con le preposizioni articolate come “della”, “nella”, “sulla”, e con altre parole come “mia”, “tua”, “questo”, “quello”, ecc.
- L’elisione non avviene mai con l’articolo il, che rimane invariato anche davanti a vocale:
Troncamento (o apocope)
Il troncamento si verifica quando una vocale o consonante finale di una parola cade, senza bisogno di un apostrofo. A differenza dell’elisione, il troncamento può verificarsi anche davanti a una consonante, non solo davanti a una vocale.
- Regola generale: il troncamento può essere di una vocale o di una consonante, e non è mai indicato graficamente con l’apostrofo.
- Esempi:
- Vocale: Un amico (da “uno amico”).
- Consonante: San Marco (da “santo Marco”).
- Quando avviene:
- È obbligatorio con alcuni articoli e aggettivi:
Un amico (da “uno amico”), qual buon amico (da “quale buon amico”). - È obbligatorio con alcuni sostantivi e aggettivi, come “santo” → San Francesco, “buono” → Buon lavoro, “grande” → Gran festa.
- È obbligatorio con alcuni articoli e aggettivi:
- Quando non avviene:
- Il troncamento non può avvenire quando la caduta della vocale o consonante finale cambia significativamente il significato o crea ambiguità.
Differenze principali tra elisione e troncamento
- Grafia:
- Elisione: viene sempre segnalata dall’apostrofo (l’amico, un’amica).
- Troncamento: non richiede apostrofo (un amico, san Francesco).
- Condizioni:
- Elisione: si verifica solo davanti a parole che iniziano con una vocale.
- Troncamento: può avvenire davanti a consonante o vocale.
- Tipologia di suoni coinvolti:
- Elisione: riguarda solo la caduta di una vocale finale.
- Troncamento: può riguardare sia la caduta di una vocale che di una consonante finale.
- Obbligatorietà:
- Elisione: è obbligatoria in molti casi, come con gli articoli “lo”, “la”, o “una”.
- Troncamento: è obbligatorio con alcune parole come un, buon, san, ma in molti casi può essere facoltativo.
Esempi comparativi
- Elisione:
L’amico è qui. (da “lo amico”)
Un’amica è venuta. (da “una amica”) - Troncamento:
Un amico è qui. (da “uno amico”)
San Marco è a Venezia. (da “Santo Marco”)
Conclusione
L’elisione e il troncamento sono due fenomeni linguistici distinti ma entrambi usati per facilitare la pronuncia e rendere il discorso più fluido. L’elisione prevede la caduta di una vocale finale davanti a un’altra vocale ed è segnalata da un apostrofo, mentre il troncamento è una caduta di vocale o consonante che avviene senza apostrofo e può verificarsi anche davanti a consonanti.