L’organizzazione del Sacro Romano Impero
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28 Dicembre 2019Guido Cavalcanti è il protagonista di una delle novelle della sesta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio, precisamente la novella nona.
Nella sesta giornata, tutte le storie hanno come tema centrale la capacità di rispondere con arguzia e prontezza di spirito a situazioni imbarazzanti o difficili.
Trama della Novella
La novella racconta di un episodio della vita di Guido Cavalcanti, uno dei più celebri poeti e filosofi del suo tempo, noto anche per il suo carattere schivo e per il suo ateismo, almeno secondo la reputazione che gli era stata attribuita. La storia si svolge a Firenze, dove Guido è descritto come un uomo solitario, spesso assorto nei suoi pensieri e dedito allo studio della filosofia.
Un giorno, mentre Guido passeggia da solo nei pressi della chiesa di San Giovanni, viene preso in giro da un gruppo di giovani nobili fiorentini, tra cui Betto Brunelleschi, che si divertono a stuzzicarlo sul suo atteggiamento distaccato e sulle sue presunte idee religiose. Essi insinuano che Guido si isoli perché, con la sua filosofia, cerca di dimostrare che Dio non esiste, e lo invitano a unirsi a loro per discutere di queste questioni.
Guido, però, non si lascia provocare. Invece di rispondere direttamente alle loro accuse, sfrutta la situazione con grande intelligenza. Si avvicina a un cimitero vicino, supera agilmente una lastra di marmo e si allontana da loro, dicendo: “Signori, voi potete dirmi a casa vostra ciò che vi piace, e lasciatemi stare a casa mia”. Con queste parole, Guido ribalta la situazione: non solo dimostra la sua superiorità intellettuale, ma lascia intendere che quei giovani, così pieni di sé, sono già “morti” spiritualmente, mentre lui, nonostante il suo isolamento, è vivo nel suo mondo di pensiero.
Analisi e Commento
Questa novella è particolarmente significativa per diversi motivi:
- Prontezza di Spirito: La novella evidenzia l’arguzia e la prontezza di spirito di Guido Cavalcanti, che riesce a trasformare una situazione potenzialmente imbarazzante in un momento di trionfo intellettuale. La sua risposta è un esempio classico di come una mente acuta possa utilizzare le parole in modo efficace per ribaltare una situazione a proprio favore.
- Critica Sociale: Boccaccio, attraverso questa novella, critica la superficialità dei giovani nobili fiorentini, che cercano di deridere Guido senza capire la profondità del suo pensiero. La loro ignoranza e presunzione sono messe a nudo dalla risposta tagliente di Guido, che li ridicolizza senza mai alzare la voce.
- L’Intellettuale Isolato: Guido Cavalcanti è ritratto come l’intellettuale solitario, lontano dalla folla e immerso nei suoi studi. La sua scelta di isolamento è interpretata in modo positivo nel contesto della novella, come una scelta di indipendenza intellettuale piuttosto che una debolezza. Questo riflette un tema comune nel Decameron, dove l’individuo che segue il proprio cammino intellettuale è spesso rappresentato in contrasto con la superficialità del mondo circostante.
- Ironia e Satira: Boccaccio utilizza l’ironia e la satira per mettere in risalto il contrasto tra l’eroismo intellettuale e la superficialità dei nobili. Il fatto che Guido, con la sua risposta ironica e distaccata, riesca a mettere a tacere i suoi antagonisti dimostra il potere della saggezza e dell’intelligenza rispetto alla mera ostentazione di status sociale.
- Il Ruolo della Filosofia e della Scienza: La novella mostra anche l’importanza della filosofia e della scienza nella cultura del tempo di Boccaccio. Guido Cavalcanti, come rappresentante della filosofia, è descritto come un uomo dedito alla ricerca della verità, lontano dalle chiacchiere e dalle frivolezze della società. La sua risposta riflette una visione del sapere come qualcosa di profondamente personale e rispettato, che trascende le norme sociali e le provocazioni.
Conclusione
La novella di Guido Cavalcanti nella sesta giornata del Decameron è un esempio di come Boccaccio utilizzi il racconto per esplorare e satirizzare le dinamiche sociali e intellettuali del suo tempo. Attraverso la figura di Guido, il poeta riesce a mostrare la forza dell’intelligenza e della saggezza come strumenti per affrontare e superare le provocazioni e le presunzioni dei nobili. La novella è quindi non solo una testimonianza dell’arguzia di Guido, ma anche un commento critico alla società e alla cultura dell’epoca, mescolando satira, umorismo e riflessione filosofica.