Funzioni e costrutti dell’ablativo
28 Dicembre 2019Ninni cover Roberto Vecchioni
28 Dicembre 2019Il testo di “Luci a San Siro”, canzone del 1971 di Roberto Vecchioni, è intriso di una profonda introspezione e nostalgia, con un’attenzione particolare alle relazioni umane e alla fugacità del tempo.
Nella prima strofa, Vecchioni affronta le critiche che gli sono state rivolte riguardo alla sua musica, indicando che alcuni ritengono che le sue tematiche siano antiquate. L’autore riflette poi sulle relazioni amorose e sull’incapacità di seguire gli standard convenzionali della società riguardo all’amore, sottolineando il proprio dolore per la felicità dell’altro.
Nella seconda strofa, il richiamo alle luci di San Siro, evoca un momento di gioia e di romanticismo nella vita dell’autore, con la metafora del gioco e dell’amore nascosto nella nebbia.
Nella terza strofa, l’autore riflette sul cambiamento del tempo e la propria incapacità di resistere alle richieste degli altri, perdendo così la propria integrità e la capacità di dire di no. Vecchioni mette in luce la confusione e il disorientamento dell’autore di fronte alla presenza degli altri e alla propria mancanza di comunicazione con l’altro.
La quarta strofa esprime un senso di frustrazione e cinismo riguardo al processo creativo e alla celebrità, sottolineando l’importanza del denaro e della popolarità a discapito della sincerità e dell’autenticità.
Nella quinta, e ultima, strofa, Vecchioni si rivolge a Milano con un mix di sarcasmo e malinconia, chiedendo di essere portato via dalla città e restituendole simbolicamente la propria gioventù e la sua passione, rappresentate dalla sua seicento e da una ragazza particolare. La chiusura con il riferimento al fatto che le luci a San Siro non si accenderanno più suggerisce un senso di fine e di perdita definitiva.
Testo della canzone: