Luci a San Siro cover di Roberto Vecchioni
28 Dicembre 2019Figlia cover Roberto Vecchioni
28 Dicembre 2019“Figlio figlio figlio” è stata inclusa nell’album “Il cielo capovolto” pubblicato da Roberto Vecchioni nel 1996. La canzone esplora il tema della relazione tra un padre e suo figlio, concentrandosi sull’importanza di trasmettere valori, saggezza e amore attraverso le generazioni.
Nel testo della canzone, Vecchioni riflette sulla responsabilità di essere un genitore e sull’impegno di guidare e sostenere il proprio figlio nel percorso della vita. Il brano comunica un forte senso di amore e protezione, oltre a un desiderio profondo di vedere il figlio crescere e realizzarsi.
Testo della canzone:
Figlio, chi t’insegnerà le stelle
Se da questa nave non potrai vederle? Chi t’indicherà le luci dalla riva? Figlio, quante volte non si arriva Chi t’insegnerà a guardare il cielo Fino a rimanere senza respiro? A guardare un quadro per ore e ore Fino a avere i brividi dentro il cuore? Che al di là del torto e la ragione Contano soltanto le persone? Che non basta premere un bottone Per un’emozione?Figlio, figlio, figlio
Disperato giglio, giglio, giglio Luce di purissimo smeriglio Corro nel tuo cuore e non ti piglio Dimmi dove ti assomiglio
Figlio, figlio, figlio Soffocato giglio, giglio, giglio Figlio della rabbia e dell’imbroglio Figlio della noia e lo sbadiglio Disperato figlio, figlio, figlio
Figlio, chi si è preso il tuo domani?
Quelli che hanno il mondo nelle mani Figlio, chi ha cambiato il tuo sorriso? Quelli che oggi vanno in paradiso Chi ti ha messo questo freddo in cuore? Una madre col suo poco amore Chi l’ha mantenuto questo freddo in cuore? Una madre col suo troppo amore
Figlio, chi ti ha tolto il sentimento? Non so di che parli, non lo sento Cosa sta passando per la tua mente? Che non credo a niente
Figlio, figlio, figlio
Disperato giglio, giglio, giglio Luce di purissimo smeriglio Corro nel tuo cuore e non ti piglio Dimmi dove ti assomiglio
Figlio, figlio, figlio Spaventato giglio, giglio, giglio Figlio della rabbia e dell’imbroglio Figlio della noia e lo sbadiglio Disperato figlio, figlio, figlio
Figlio, qui la notte è molto scura
Non sei mica il primo ad aver paura Non sei mica il solo a nuotare sotto Tutt’e due ci abbiamo il culo rotto Non ci sono regole molto chiare Tiro quasi sempre ad indovinare Figlio, questo nodo ci lega al mondo Devo dirti no e tu andarmi contro Tu che hai l’infinito nella mano Io che rendo nobile il primo piano Figlio, so che devi colpirmi a morte E colpire forteFiglio, figlio, figlio
Disperato giglio, giglio, giglio Luce di purissimo smeriglio Corro nel tuo cuore e non ti piglio Dimmi dove ti assomiglio Figlio, figlio, figlio Calpestato giglio, giglio, giglio Figlio della rabbia e dell’imbroglio Figlio della noia e lo sbadiglio Adorato figlio, figlio, figlioDimmi, dimmi, dimmi
Cosa ne sarà di te? Dimmi, dimmi, dimmi Cosa ne sarà di te? Dimmi cosa, dimmi cosa Ne sarà di me?