Capitolo ventitreesimo dei Promessi Sposi e breve accenno al capitolo ventiquattre…
28 Dicembre 2019Testo della novella Maestro Simone dal Decamerone di Boccaccio
28 Dicembre 2019Il periodo che va dalla conversione di Costantino alla morte di Giustiniano non è solo quello in cui si pone il problema cruciale dell’
l’autorità imperiale sulla chiesa; è anche una delle epoche di maggiore evangelizzazione nella storia della chiesa.
Il problema fondamentale che sorge in questo periodo è quello del rapporto tra Chiesa e Stato.
Dei quindici imperatori dell’Oriente bizantino, compresi quelli che ancora per poco sarebbero stati imperatori d’occidente, nel periodo dal 312 al 565 d.C., di gran lunga i più importanti per quanto riguarda la storia della Chiesa furono il primo, Costantino il Grande, e l’ultimo, Giustiniano. A causa della sua posizione di primo imperatore romano cristiano era naturale il desiderio di Costantino di commemorare, attraverso la costruzione di una chiesa monumentale, i santuari più sacri della cristianità.
Giustiniano, l’ultimo di questa serie di imperatori, fu un grande imperatore quanto Costantino, se non addirittura di più.
E dal punto di vista della teoria politica, Giustiniano portò a compimento la cosiddetta teoria “cesaropapistica”, introdotta in precedenza da Costantino.
In effetti Giustiniano, gli storici generalmente sono d’accordo, anche quelli cui non piaceva il termine – era il più “cesaropapista” di tutti gli imperatori bizantini.
Nel suo regno ci fu una costante attenzione sia al diritto civile che a quello canonico. Egli tentò di restaurare l’unità dell’l’impero con la convinzione che una chiesa, e uno stato, sono entrambi sotto il dominio di Dio.
Rappresentante di Dio, garante sulla terra, è il Basileus.
Nel suo regno ci fu una costante attenzione sia al diritto civile che a quello canonico. Egli tentò di restaurare l’unità dell’l’impero con la convinzione che una chiesa, e uno stato, sono entrambi sotto il dominio di Dio.
Rappresentante di Dio, garante sulla terra, è il Basileus.
Questa teoria del dominio imperiale sull’impero cristiano sulla terra, in imitazione del governo di Dio sull’ordine divino in Cielo, fu inizialmente formulata in gran parte dal consigliere di Costantino, il vescovo Eusebio, che coagulò elementi combinati tratti dall’arte cristiana, ellenistica e romana, e concetti e pratiche diverse.