A distanza ma con affetto
13 Aprile 2021Migliori Tv per aula virtuale
19 Aprile 2021Partiamo dalla definizione, Secondo l’OCSE, l’educazione finanziaria «è un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni, consigli sviluppano attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e le opportunità di fare scelte informate, dove ricevere supporto o aiuto per realizzare tali scelte e per le azioni da intraprendere per migliorare il proprio stato e il livello di protezione».
Il concetto è chiaro, ma se vediamo le statistiche, il 75% degli investitori perde i propri soldi, soprattutto nel trading, oppure fa guadagni ininfluenti con strumenti di investimento dove se rapportiamo il livello di rischio alla redditività salta subito all’occhio che non ne sarebbe valsa la pena…
Come mai avviene questo?
La causa è duplice, la prima la disinformazione online, la seconda la mancanza di educazione scolastica su questi temi.
Partiamo dal presupposto che esistono, e sono consentite dai vari motori di marketing sui social online, una miriade di pubblicità ingannevoli che mostrano centinaia di banconote, fiammanti Ferrari e altri simboli di ricchezza millantando una semplice e banale formula per diventare ricchi con solo due ore di impegno al giorno e con pochissimo investimento. E’ ovvio che queste persone non cercano di far guadagnare l’utente, cercano evidentemente di guadagnare sull’utente stesso abbagliandolo con disinformazione, invogliandolo a scaricare piattaforme e ad investire senza avere la minima competenza e conoscenza e quindi perdendo inesorabilmente il capitale investito…
Il sito azioni star cerca fin dalla sua fondazione di tenere un taglio istruttivo e tecnico, questo è necessario se si vuole creare la giusta consapevolezza nel fruitore dei contenuti, dando subito la corretta visione delle cose e delle difficoltà intrinseche nella finanza. Evidenziando la necessità di competenze adeguate, di tempo da dedicare e di necessaria conoscenza della materia… Tutti aspetti che sono essenziali e che non si devono sottovalutare per affermare che il grado di consapevolezza finanziaria è adeguato.
Altro punto cruciale è la scuola, sia a livello delle superiori che universitaria, che difficilmente affronta temi concreti e di “crescita” personale come l’educazione finanziaria, ma rimane su tematiche tecniche e astratte sull’economia che sono sicuramente importanti e basilari, ma trascurano aspetti utili nella vita di tutti i giorni.
Questo avviene sia che si tratti di istituti di ragioneria, sia che si tratti di facoltà come economia e finanza, alcuni concetti di base sull’etica e sul corretto modo di affrontare il rischio, sulle reali opportunità, sulle necessarie competenze, sarebbero essenziali per formare la generazione dei prossimi investitori consapevoli, infondendo una consapevolezza che faccia riconoscere velocemente gli imbonitori e le frodi online…
A conclusione possiamo dire che è bene informarsi adeguatamente prima di investire in qualsiasi ambito e se non si hanno i giusti strumenti temporali, economici, o di conoscenza, meglio aspettare e pazientare, cercare la propria strada alternativa eventualmente.