Dispotismo illuminato
14 Agosto 2022Analisi del romanzo La peste di Albert Camus
14 Agosto 2022Albert Camus
Nato nel 1913 in Algeria, nel 1947 Camus termina la stesura del suo libro più celebre e significativo: La peste. La peste che colpisce Orano, negli anni quaranta, è un flagello biologico e contemporaneamente una malattia dell’anima umana, un contrappunto tra un uomo malato da un morbo inguaribile, la Tubercolosi, che lo devasta fin dall’infanzia e l’affezione di un’intera società, di una nazione, di un continente … È il totalitarismo nazifascista, sconfitto dalla guerra appena conclusa? Lo è probabilmente, ma non solo.
La peste di Camus
Il protagonista del romanzo è un medico: il dott. Bernard Rieux. Il medico è il primo ad accorgersi che i ratti di Orano stanno morendo, che qualcosa non va nella tranquilla ed operosa cittadina, in cui le persone sono tutte indaffarate nei loro compiti ed occupazioni quotidiane ed ignorano quello che sta per accadere. Tuttavia la verità sull’epidemia non tarderà a farsi strada. Le autorità temono il panico della popolazione e soprattutto il sovvertimento dell’economia e dei commerci. Sarà tutto inutile, perché i tram carichi di cadaveri cominceranno a percorrere le strade di Orano.
“… I nostri concittadini non erano più colpevoli di altri. Dimenticavano di essere modesti, ecco tutto, e pensavano che tutto era ancora possibile per loro, il che supponeva impossibili i flagelli. Continuavano a concludere affari e a preparare viaggi, avevano delle opinioni. Come avrebbero pensato alla peste, che sopprime il futuro, i mutamenti di luogo e le discussioni ? Essi si credevano liberi, e nessuno sarà mai libero sino a tanto che ci saranno i flagelli …” Albert Camus, La peste, 1947
Il 17 ottobre del 1957 Albert Camus riceve il Premio Nobel per la letteratura.
Ancora giovane, ma già malato, Camus aveva confessato ad un amico: “ … la Tubercolosi è una malattia metafisica, perché il malato può ignorare a lungo di esserlo, mentre solo i sintomi improvvisi, le emoftoe, lo possono richiamare alla realtà …” la Tubercolosi è una malattia metafisica? « … pressentir la mort à la simple vue d’un muchoir rempli de sang, sans effort, c’est être replongé dans les temps de façon vertigeneuse: c’est l’effroi du devenir … » « … avere il presentimento della morte alla sola vista di un fazzoletto pieno di sangue, senza sforzo, è come essere risospinti nello scorrere del tempo in modo vertiginoso: rappresenta la paura del divenire … »
Camus morì nel in un incidente stradale nel 1960