Ricerca sulle foibe e il giorno del ricordo
21 Agosto 2022Pienza
21 Agosto 2022Riflessioni sulle foibe del DS Luigi Gaudio. Gli jugoslavi non sono stati i primi ad usare le foibe
Gli jugoslavi non sono stati i primi ad usare le foibe
Naturali i Tedeschi hanno usato le foibe per nascondere spesso arnesi, come era già avvenuto ad alcuni eserciti sul fronte della prima guerra mondiale, talvolta cadaveri scomodi, analogamente a quanto accadde alla Fosse Ardeatine, mentre gli slavi per uccidere in un modo disumano, come fecero i fascisti e i nazisti a Budapest mentre stavano arrivando i russi a liberare la città ungherese, cioè legando insieme dei prigionieri (due sulle sponde del Danubio, qui invece un bel gruppo di persone, poi sparando al primo della fila, che diventando un peso morto, trascina con sé quelli legati, costringendoli a una fine atroce nel fondo attendendo la morte senza nessuna possibilità di salvarsi in alcun modo.
Questo però non è il solo modo con il quale gli jugoslavi hanno decimato gli oppositori: essi furono “epurati” anche con fucilazioni e deportazioni in campi di prigionia.
Cosa sono le foibe?
Queste cavità carsiche, dove prima della seconda guerra mondiale erano gettate carcasse di animali, o residuati bellici della prima guerra mondiale, furono poi utilizzate per nascondere alla vista i cadaveri degli italiani giustiziati, dal momento che potevano essere profonde anche centinaia di metri.
Le foibe
La più famosa, quella di Basovizza, era in realtà una cava, ma fu poi utilizzata come le foibe, e siccome era molto capiente, accolse nelle sue profondità uno strato fatto di migliaia di istriani, gente comune che svolgeva il suo compito nella società di finanziere, insegnante, ecc… e che aveva come unica colpa l’orgoglio di dichiararsi italiana.
Norma Cossetto
Emblematica la storia di norma Cossetto, giovane studentessa universitaria italiana, allieva di Concetto Marchesi a Padova, dichiaratamente comunista, giustiziata dai partigiani jugoslavi solo perché il padre era stato un gerarca fascista. Il cadavere fu poi ritrovato e riconosciuto dai parenti grazie ai vestiti che aveva indosso. Norma Cossetto ha ricevuto una laurea ad honorem dall’Università che stava frequentando.