Eremo di Butrio
3 Novembre 2022Toscana
6 Novembre 2022Ministero dell’istruzione e del merito è la nuova denominazione del dicastero del viale di Trastevere. Un abbinamento che comporta la bipartizione dell’attività dell’organismo esecutivo, bipartizione conforme a quella in atto nel ministero dell’università e della ricerca. La gestione dell’istruzione è da distinguere da quella del merito; quest’ultima rappresenta una fase rilevante del processo generale, che la nuova denominazione esalta e amplifica.
Per apprezzare il senso dell’innovazione è necessario specificare il significato di merito.
Meritevole è una persona che assolve i sui compiti con eccellenza.
La via obbligata alla rilevazione del merito è l’esatta e circostanziata definizione del compito.
Ne discende che la ripartizione ministeriale del merito ha, come compito primario, la vigilanza sull’assolvimento dei compiti che l’ordinamento vigente assegna alle scuole.
Il Dlgs 297/94 è il riferimento: esplicita il tragitto formativo da percorrere.
Ecco i punti da monitorare:
il Consiglio di circolo/d’istituto
- ha “elaborato e adottato gli indirizzi generali” esprimendoli nel piano triennale dell’offerta formativa in funzione della loro osservabilità e misurabilità?
- ha precisato i “criteri generali per la programmazione educativa”?
Il Collegio dei docenti
- ha “curato la programmazione dell’azione educativa” in conformità alle decisioni del Consiglio d’istituto?
- ha “valutato periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica”?
I Consigli di Classe
- hanno “realizzato il coordinamento didattico” al fine di modulare gli obiettivi del Collegio alla specificità degli studenti loro affidati?
- hanno ipotizzato percorsi d’apprendimento convergenti ai traguardi programmati cui partecipano tutti gli insegnamenti?
Corollario finale. La focalizzazione del merito è un chiaro richiamo al rispetto delle regole.
Si considerino ad esempio le norme sull’autonomia scolastica che si “sostanzia di progettualità”. Questa prevede la definizione degli obiettivi e la capitalizzazione del loro scostamento dai risultati: le tipiche attività dell’accertamento del merito.
Da rilevare infine che il merito, vale a dire la dichiarazione degli obiettivi, possiede un travolgente vigore didattico: l’abbandono della motivazione estrinseca, insita nel voto, per sostituirla con quella intrinseca: lo studente possiede l’origine e il senso del suo lavoro.